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Eur Laurentina / Via di Castel di Leva

Aiuole spartitraffico: senza bando nè sponsor la manutenzione va al Servizio Giardini

Nel Municipio IX il progetto di sponsorizzazione non è stato replicato. Antonini (M5s): "Faremo bando, ma per il nuovo codice della strada ammesse solo sponsorizzazioni orizzontali"

Manutenzione del verde in cambio di piccoli cartelli pubblicitari. Era questa la formula,  su cui si basava lo scambio tra pubblico e privato. Le aziende del territorio s'impegnavano a manutenere le aiuole spartritraffico, sollevando  il Servizio Giardini dall'onere di prendersene cura. In cambio potevano beneficiare di un po' di visibilità.

Le sponsorizzazioni: un orgoglio sfumato

Il progetto, sperimentato durante la consiliatura di Pasquale Calzetta, era proseguito durante l'amministrazione di Andrea Santoro. Per l'allora assessore all'Ambiente Alessio Stazi (SEL) era uno dei pilasti su cui poggiava la strategia di mantenimento del verde pubblico. "La pubblicazione del bando – aveva infatti dichiarato nel febbraio del 2015 –  è motivo di orgoglio per un Municipio che anche a fronte delle difficoltà di bilancio dovute alla crisi economica che ci colpisce, non rinuncia a costruire progetti che provano a mettere a sistema le tante energie positive, economiche ma soprattutto umane, di cui è ancora ricca la nostra città".

La testimonianza del privato

E proprio l'ex assessore all'ambiente della giunta Santoro,  ha pubblicato sul proprio profilo facebook il messaggio di un privato che lo informava di aver " riconsegnato la rotatoria Cecchignola/Castel di Leva". Come ricordato dal concessionario "ci era stata assegnata grazie al bando di sponsorizzazione istituito durante la vostra amministrazione. D'ora in avanti – aveva scritto il vecchio gestore della rotatoria – si tornerà ahimè al suo vecchio splendore".

Addio alle sponsorizzazioni: torna il Servizio Giardini

Nel corso degli anni era diventato frequente imbattersi in questi spartitraffico. Era facile individuarli a Fonte Laurentina come al Torrino Mezzocammino. Ed erano presenti anche a Vallerano, Castellaccio, Torrino Nord. Come segnalavano piccoli cartelli posizionati, erano curati da vivai, negozi di arredamento, enoteche ed altre piccole realtà imprenditoriali della zona. L'esperimento non è però proseguito. "Il codice della strada non consente più di mettere dei cartelli verticali – fa sapere Marco Antonini, attuale assessore all'Ambiente del Municipio IX – di conseguenza quelle aree stanno tornando al Servizio Giardini" con ciò che ne consegue. La struttura infatti soffre di una nota e pervicace assenza di personale. Pensare che, con la penuria di uomini e mezzi, possano dedicarsi anche alle aiuole rischia di diventare illusorio.

I segni lapidei e le composizioni floreali

"Noi siamo anche interessati a fare un nuovo bando per assegnare la manutenzione di quelle aree – ha ammesso l'assessore Antonini – poi starà ai privati aderire. Sapendo che, per legge, non potranno essere posizionati cartelli verticali". Al loro posto sarà invece possibile "attribuire visibilità allo sponsor attraverso l’apposizione, a raso terra, di segni lapidei e/o composizioni di fiori e/o di piante”. Una scalta che ha suscitato osservazioni apertamente critiche. L'idea di usare fiori e segni lapidei sottoterra forse può funzionare per le rotatorie che sono inclinate. Per tutte le altre – aveva ironizzato il consigliere democratico Alessandro Lepidini – occorrà un drone per visualizzare l'inserzione rasoterra".

Il complicato ricorso ai volontari

L'alternativa, come accaduto in Municipio III, è che si punti ad interessare le associazioni di volontariato. Ovviamente, prima di fare la manutenzione del verde, dovranno anche sottoscrivere una polizza assicurativa. Insomma, il rischio è che questi spartitraffico tornino ad ospitare piante infestanti alte un metro e mezzo. Difficile a quel punto che la sicurezza stradale, privata dei piccoli cartelli dedicati agli inserzionisti locali, possa migliorare. 

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