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Parchi gioco, il Municipio IX va all’attacco: “C'è un sistema da abbattere”

Il Presidente Santoro si sfoga contro "chi non sa fare il lavoro per cui è pagato" denunciando un "sistema da abbattere". Ma l'opposizione replica "Come fa Santoro a demolire un sistema che è proprio il PD a tenere in piedi?"

L’insoddisfacente gestione delle aree verdi e dei parchi gioco, nel territorio municipale, è sotto gli occhi di tutti. L’amministrazione locale ed il Presidente Santoro in prima persona, più volte hanno tentato di arginare una deriva evidente. Stanziando anche fondi straordinari per singoli interventi. Un’iniziativa che però non si sta rivelando sufficiente, poiché di risorse umane ed economiche, probabilmente ne servirebbero di più.

UN SISTEMA DA ABBATTERE - In settimana il Minisindaco del Municipio IX, si è lasciato andare ad uno sfogo dalla propria pagina facebook. “ Ho ricominciato a rispondere al telefono dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Municipio. Praticamente ogni telefonata era una segnalazione di un parco giochi sporco nonostante il Municipio non ha competenza sulla pulizia di queste aree – segnala Santoro -  In un'azienda privata i responsabili di questo scempio sarebbero stati licenziati. Non solo perché non riescono a fare il lavoro per cui sono pagati. Ma anche perché non parlano. Non sanno dire, senza che non sembri una scusa, che i soldi che c'erano prima non ci sono più. Non sanno dire che serve più senso civico. Non sanno dire quando e come quell'area sarà pulita. E i bimbi aspettano. Questo è il 'sistema' che abbiamo trovato – conclude il post Santoro - Questo è il 'sistema' da abbattere, mica altro. E lo abbatteremo”.

CRITICHE E PROPOSTE - Le considerazione del Presidente del Municipio, hanno raccolto reazioni disparate da parte dei residenti. “La sistemazione dei parchetti era uno dei punti della campagna elettorale – osserva un cittadino, che aggiunge -  Erano promesse senza cognizione di causa, per gli ottimisti, bugie per i più sospettosi...”. C’è anche chi invece, ottenendo anche l’assenso del Presidente Santoro, prova ad essere costruttivo. “Oltre a chiedere ai cittadini di farsi carico della pulizia di strade e parchi nelle giornate ecologiche- scrive una residente -  formate delle "task force" di dipendenti pubblici volontari che una volta al mese lasciano le loro scrivanie si dedicano alla pulizia di aree verdi o giardini scolastici”. La proposta è stata accolta dal Minisindaco che, rispondendo al cittadino, ha promesso “Faremo  così”.

IL PARAGONE CON IL PRIVATO - Lo sfogo del Presidente Santoro, in particolare quando fa riferimento ai comportamenti che terrebbe un’azienda privata, non è però sfuggito al Capogruppo del M5S Giuseppe Mannarà. “Un’azienda privata licenzierebbe i propri impiegati responsabili di comportamenti o omissioni gravi, che hanno prodotto una perdita. Un’azienda vincente metterebbe però in condizione i lavoratori di lavorare! Se l’utile della nostra ‘azienda’ fosse il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, dovremmo essere falliti da un pezzo” osserva il Consigliere Pentastellato.

RAZIONALIZZARE LA SPESA - “Se i soldi non ci sono, che fine fanno?  Intanto la tassazione  per le famiglie romane continua a crescere.  I consiglieri M5S capitolini, ed in particolare il portavoce Frongia, Presidente della Commissione speciale per la riforma e la razionalizzazione della spesa dell’Amministrazione capitolina, hanno individuato molte voci di spesa da cui poter recuperare milioni di euro. Ma  il PD – osserva Mannarà – il partito capitolino del presidente Santoro ,diserta la Commissione e non considera i nostri suggerimenti. Quindi – conclude Mannarà parafrasando il commento postato dal Minisindaco su facebook - come fa Santoro a demolire questo sistema, se è proprio il PD che lo mantiene?”

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