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Discarica Falcognana un anno dopo: manca ancora la parola fine

Da più parti si sollecita l'amministrazione regionale e comunale a chiudere il discorso sulla discarica di Falcognana. Mentre si resta in attesa della sentenza del TAR, la Commissione Ambiente della Regione apre ai cittadini

Ancora va scritta la parola fine alla vicenda che, lo scorso anno, ha tenuto col fiato sospeso i residenti di Falcognana e dintorni. In attesa della sentenza di merito del TAR, ci sono ancora degli aspetti da chiarire. La minaccia di una discarica, è un pericolo che la popolazione vorrebbe archiviare per sempre.

LA COMMISSIONE AMBIENTE - “Ho richiesto un' audizione in Commissione Ambiente alla presenza di cittadini e istituzioni competenti al fine di chiarire il destino incerto che pende sulla discarica Falcognana - fa sapere in una nota il Consigliere Regionale Adriano Palozzi (FI) - A distanza di dodici mesi la situazione è certamente più tranquilla ma, consapevoli del passato, è meglio prevenire che curare”.

LA QUERELLE LEGALE - Tra i motivi che non fanno stare tranquilli i residenti, Palozzi ricorda che “il Tar prossimamente sarà chiamato a pronunciarsi nel merito del ricorso, avanzato dall’Ecofer contro il Ministero dei Beni Culturali,  a sua volta espressosi contro gli interventi di realizzazione del terzo invaso. Si tratta di una querelle legale vissuta con preoccupazione dalla comunità a sud di Roma” fa notare il Consigliere regionale  che poi cita “l’ esigenza, da parte del presidente della Commissione Ambiente del Municipio IX, di approfondire l’annosa vicenda e verificare l’eventuale esistenza di nuovi atti regionali”.

AGRO BENE COMUNE - Nelle ultime ore infatti, il Consigliere municipale Alessandro Lepidini (PD), ricostruendo una vicenda complicata, era giunto alla conclusione che fosse “necessario verificare l’esistenza di eventuali atti regionali per  impedire che, in un quadro così oscuro, nel terzo invaso sia dato il via libera a qualsivoglia tipo di nuovi conferimenti: questa parte di Agro romano deve tornare finalmente ad essere un bene comune. La salute degli abitanti –aveva concluso l’ex Portavoce del Presidio No Discarica -  è la prima delle priorità”.

LA PAROLA A COMUNE E REGIONE - L'auspicata chiarezza avanzata da Lepidini e condivisa da tutta la popolazione residente, è stata fatta propria anche dal Consigliere regionale di Forza Italia. Palozzi, a differenza del primo, chiama in causa oltre alla Regione anche Roma Capitale. La chiarezza dovrebbe arrivare da entrambe gli enti, al fine di "fugare definitivamente tutti i dubbi e le perplessità cittadine che coinvolgono il sito della Falcognana: dagli assessori Civita e Marino serve un netto ‘no’ a qualsiasi forma di discarica, provvisoria o permanente, nel bellissimo Agro romano”.

MASSIMA ATTENZIONE - Da segnalare infine la promessa del Comitato  per il Verde Urbano, che intende “partecipare, portando le nostre istanze, alla commissione richiesta dal Consigliere regionale Adriano Palozzi – scrive in una nota Matilde Spadaro, portavoce del Comitato– d'altronde nei giorni scorsi abbiamo avanzato la richiesta, unica associazione, di costituzione nel procedimento per il ricorso al TAR ad adiuvandum del Ministero dei Beni Culturali e pertanto siamo particolarmente attenti alla vicende che riguardano il futuro della discarica”. A distanza di un anno, quindi, si torna col fiato sospeso a parlare di Falcognana . Questa volta, l’auspicio generale, è che sia pure l’ultima.

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