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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sicurezza Colombo: non convincono gli autovelox. Chiesti investimenti sulla mobilità sostenibile

Per la Presidente del Comitato Salute Eur, intervistata al TGR, ricorrere agli autovelox non risolve i problemi della Colombo. Lattanzi: "Bisogna affrontare la questione in maniera sistematica, puntando sulla mobilità sostenibile"

Giovedì mattina, le telecamere di Rai Tre, sono state posizionate sulla Cristoforo Colombo. Nel servizio trasmesso dal TGR, si è ricordato quante sono state le vittime di quella strada. Incidenti in cui rimangono coinvolti non soltanto gli automobilisti, ma addirittura i pedoni ed i cicilisti. Partendo da queste premesse, ed alla presenza della Polizia Municipale, del Presidente Santoro, dell'ex Consigliera municipale Spadaro e della Presidente del Comitato Salute Eur, è stata affrontata la questione relativa all'utilizzo degli autovelox.

IL LIMITE A 50 - Maria Cristina Lattanzi, presidente del Comitato locale, davanti alle telecamere è parsa poco convinta della soluzione proposta. L'abbiamo contattata, per approfondire meglio il suo pensiero. "La Cristoforo Colombo è una strada di grande scorrimento, con un limite a 50 km/h. A me però sembra inverosimile. Quanti saranno a rispettarlo? - s'interroga la cittadina – io non credo a questi meccanismi repressivi, che poi non risolvono un problema serio, complesso, da affrontare in maniera più strutturale".

LA MOBILITA' SOSTENIBILE - "Nel corso di questi anni, la Colombo e la viabilità in generale hanno subito una riduzione del traffico pari a circa il 30%. Però non durerà: è causato da un elemento contingente, la crisi economica, ed invece con l'arrivo della Nuvola, dell'Acquario e di altre realtà urbanistiche, il traffico sulla Colombo è destinato ad aumentare. Si tratta di un'autostrada che penetra nel tessuto urbano tagliando in due il quartiere dell'Eur, ed ovviamente non va bene. La nostra proposta era quella di interrare la Colombo, come originariamente si pensava di fare. In generale però, gli incidenti e la velocità, devono essere affrontati secondo un approccio più sistemico. Io dico che, se si vuole esser seri – ragiona la Presidente del Comitato Salute Eur – bisogna tirare fuori dai cassetti il piano della mobilità sostenibile. E va realizzato. Viceversa, gli interventi fatti un pezzettino per volta – conclude la signora Lattanzi – sono una bufala che non risolve niente".

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