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No all’Elettrosmog: il Municipio IX lancia un pacchetto di contromisure

In aula consiliare passa, con i voti della maggioranza, la proposta di delibera capitolina sul piano quadro delle antenne. In parallelo, il Municipio ha votato anche una serie di misure per rendere più trasparenti e partecipate le decisioni sulle nuove SRB da installare

Un osservatorio partecipato, un tavolo programmatico con gli operatori di telefonia mobile. E ancora una mappatura dei siti con le stazioni radio base esistenti ed un’altra con gli spazi pubblici da proporre ai gestori di telefonia. In aula Consiliare è passato il pacchetto di misure proposto dal centrosinistra, sul delicato tema delle antenne di telefonia.

IL VOTO IN AULA - Al voto in mattinata, la proposta di delibera comunale sul regolamento del piano regolatore comunale. L’iniziativa, fortemente voluta dai cittadini ed in Campidoglio portata avanti soprattutto dai consiglieri Gemma Azuni (SEL) e Athos de Luca (PD) , ha ottenuto la maggioranza dei voti Municipio IX.
Il risultato non era per nulla scontato dato l’ostruzionismo messo in campo. Eccezion fatta per la Lista Marchini, tutti i consiglieri  dell'opposizione hanno infatti abbandonato l’aula al momento del voto.  Alla fine, il centrosinistra festeggia: “Non soltanto abbiamo espresso parere favorevole alla delibera capitolina – ha immediatamente sottolineato l’Assessore Alessio Stazi – ma abbiamo anche rilanciato”.

IL SALTO DI QUALITA' - Le proposte votate in Consiglio, attengono infatti  una serie di misure che, puntando molto sulla condivisione delle informazioni,  potrebbero determinare un salto di qualità nella definizione dei ruoli in campo. Ne  è sembrato particolarmente convinto il Vicepresidente del Municipio, raggiunto al telefono. “Il ruolo del municipio finora è stato solamente quello di informare. Ma lo abbiamo fatto con dei limiti che in parte rimangono, perché servirebbe una legge nazionale sugli impianti di telefonia. Mentre ad oggi, si è lavorato principalmente nelle more della convenzione siglato tra il Comune e le compagnie telefoniche".

LE NOVITA' - Secondo l'analisi del Vicepresidente ed Assessore all'Ambiente “L’amministrazione è trattata un po’ come i vasi di coccio in mezzo ai vasi di ferro. E però abbiamo dato un forte segnale di discontinuità – ha fatto notare Stazi – per questo abbiamo proposto la realizzazione di un osservatorio sull’inquinamento, cui parteciperanno comitati e cittadini. Abbiamo chiesto la costituzione di un tavolo permanente tra gli operatori di telefonia mobile ed il municipio, per conoscere in anticipo i piani di sviluppo proposti sul territorio. Abbiamo incaricato gli uffici di fare una mappatura delle antenne esistenti e di censire le aree pubbliche che potrebbero essere indicate agli operatori. Ad oggi era impossibile farlo, perché di fatto questo censimento non esisteva. Infine chiederemo all’operatore  di installare dispositivi digitali di rilevazione dei campi magnetici. Così, i cittadini, sapranno qual è il livello di esposizione. Insomma – ha concluso la telefonata l’Assessore Stazi – grazie anche al contributo del Presidente Santoro che in campagna elettorale ci aveva puntato molto, siamo riusciti a diventare una sorta di “municipio pilota”, in materia di controllo dell’inquinamento delle fonti elettromagnetiche. Ed io ne sono particolarmente soddisfatto”.

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