Regolarizzare la prostituzione: Santoro ci crede ancora

Il progetto del Municipio IX, che voleva affrontare la prostituzione nelle strade agendo su cinque punti, è ancora valido. Anzi, il Presidente Santoro sembra determinato a non lasciarlo ammuffire in qualche cassetto. E quindi, visto che nel frattempo il prefetto Pecoraro è andato in pensione, occorre sottoporre la progettualità a chi lo ha sostituito.

REGOLARIZZARE LA PROSTITUZIONE - Nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, il Minisindaco è tornato sulla questione, anticipando che presto del proposito di regolarizzare la prostituzione, si dovrà confrontare con il neoprefetto Gabrielli. Raggiunto telefonicamente, Santoro ci ha chiarito il suo pensiero: “Io dico che la nostra proposta, non è la migliore possibile, ma alle condizioni date, è sicuramente valida. E’ chiaro poi che servirebbe  una legge nazionale” ha sottolineato il Presidente del Municipio IX.

MAGGIORI CONTROLLI - Mesi fa, il Consiglio del Municipio aveva trovato l’unanimità sul progetto di combattere la prostituzione in cinque mosse. “Ancora sono convinto dell’idea che la prostituzione vada vietata a ridosso delle abitazioni e delle aree pubbliche e che vadano aumentati i controlli per contrastare il racket” ha dichiarato Santoro. “Tuttavia non sono innamorato del progetto. Se c’è qualche proposta  migliore, alle condizioni date – ha ribadito al telefono il Minisindaco – che venga fatto presente”. 

DEGRADO E INTOLLERANZA - C’è poi un passaggio che Santoro ha sottolineato “Senza controlli, aumentano degrado ed intolleranza”. E se con il primo fanno i conti i cittadini il secondo, che spesso ne è la conseguenza, è pane dell’amministrazione. Ancor di più, se si tratta di un ente di prossimità. La strada è dunque ancora lunga perchè il fenomeno possa dirsi regimentato. In tal senso quindi, acquisisce ancor più importanza, incontrare  il Prefetto Gabrielli. Possibilmente, a stretto giro di posta.