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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ex Torri delle Finanze: l'arrivo della Telecom non soddisfa tutti

Il proposito di realizzare degli uffici nelle Torri di Ligini, se da una parte contribuirà a restituire un po' di decoro all'Eur, dall'altra non recepisce le aspettative di quanti attendevano una soluzione più prestigiosa

Le ex Torri delle Finanze torneranno ad essere degli uffici . L’Assessore alla trasformazione urbanistica di Roma Capitale lo  aveva anticipato già la scorsa settimana.  Oggi la notizia è stata rilanciata, a seguito dell’incontro che lo stesso Giovanni Caudo ha avuto con  Cassa Depositi e Prestiti ed i vertici di Telecom Italia.

LA SODDISFAZIONE - La “Beirut” dell’Eur, come alcuni residenti avevano preso a chiamare gli scheletri delle torri di Ligini, nel giro di qualche anno potrebbe divenire solo un brutto ricordo. L’idea di trasferirvi il quartier generale della principale compagnia telefonica operante nel paese, è concreta. Ed a molti residenti sembra sia piaciuta. Per Maria Cristina Lattanzi, del Comitato Salute Eur, “se questa scelta preserverà le caratteristiche strutturali di quegli edifici, allora noi siamo contenti. Certamente però – ha sottolineato la cittadina – bisognerà fare attenzione a recuperare tutti gli standard urbanistici, a partire dai parcheggi che è necessario realizzare. Comunque, dopo tanto tempo, si rimette in moto un processo per garantire il decoro del quartiere. Naturalmente – conclude la signora Lattanzi –speriamo si possano reperire i dati dell’operazione, per valutare se ci sia stata o meno una perdita di valore”.

IL RILANCIO DELL'EUR - Il ritorno delle Torri alla loro funzione originale, dopo che per qualche anno era stato cullato il sogno di un intervento urbanistico dell’Archistar Renzo Piano, non è stato però accolto da tutti con la stessa soddisfazione palesata dal Presidente Santoro. Per il Minisindaco infatti il recupero delle Torri di Ligini rappresenta “il primo passo per il rilancio dell’Eur, un quartiere dalle grandi potenzialità turistiche a vocazione congressuale”.

ASPETTATIVE IMPORTANTI - Tuttavia, il giudizio non è unanime. “Per noi sarebbe stata preferibile una soluzione di tipo residenziale, che avrebbero conferito maggior lustro al quartiere, ma è chiaro che la proprietà è privata, e noi cittadini possiamo esprimere soltanto dei desideri al riguardo – spiega Paolo Lampariello, dell’Associazione Ripartiamo dall’Eur – Noi però non dobbiamo dimenticare neppure che molti immobili, nel quartiere, sono accatastati come A1. Questo significa che si pagano le imposte sulle IUC, ovvero l’IMU la TASI e la TARES, come avviene in un quartiere di lusso. Chiaro che i servizi e le aspettative, devono quindi essere all’altezza –osserva Lampariello che poi aggiunge – come cittadini chiediamo comunque che quegli edifici, situati in una zona troppo degradata del quartiere, vengano almeno riqualificati in tempi rapidi”.

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