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Martedì, 16 Aprile 2024
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Nell'ex Velodromo arrivano le case, ecco il piano: superfici dimezzate ed housing sociale

Via piscine e centri sportivi, in favore dell'edilizia residenziale e sociale. Eur Spa punta a valorizzare l'ex area del Velodromo olimpico, sfruttando il piano caso. Ecco come pensa di fare

Niente grattacieli, come previsto nel progetto del 2011. E neppure parchi acquatici di veltroniana memoria. Al contrario, sull'ex Velodromo dell'Eur arriva il piano casa. Nuovi appartamenti, pensati "livellandosi sulle altezze più basse tra quelle presenti in zona", promettono. Housing sociale incluso.

IL PATRIMONIO DA VALORIZZARE - Il progetto che Eur Spa ha sottoposto all'attenzione del Campidoglio, punta a valorizzare un'area verde "dove ora crescono solo le ortiche" si sente ripetere nei corridoi di via Ciro il Grande. D'altra parte, "è compito statuario dell'azienda valorizzare il patrimonio dei suoi azionisti". E quindi, se l'operazione andrà in porto, a trarne vantaggio saranno dunque il Ministero dell'Economia ed il Comune di Roma. A loro i benefici che si otterranno dalla vendita dei nuovi palazzi previsti nella zona.

I PALAZZI - Intanto è necessario precisare che l'operazione coinvolge almeno due aree. Il comparto B, situato sul lato dell'Eurosky che ospita un mercato di produttori agricoli. Lì, nel 2011, si era pensato di realizzare tre grattacieli. Oggi invece sono previsti due palazzi di sette piani, più il livello dedicato alle attività commerciali. Poi ci sono gli appartamenti sul lato dove sorgeva il velodromo. Le altezze qui, nel cosiddetto comparto A, sono più contenute: cinque piani in tutto, considerando anche quello piloti.

IL PIANO CASA - Le superfici che si andrà a realizzare con questo nuovo progetto, beneficiano anche della legge regionale 21/2009: il "Piano Casa". Quindi necessariamente una quota dovrà essere riservata all'edilizia sociale. Per l'esattezza si tratta di due edifici sui cinque previsti nel comparto A. Complessivamente, includendo anche le quote destinate ad attività direzionali e commerciali, si arriva a 25mila metri quadrati di superficie lorda. "Molto meno di quanto era previsto piano sottoscritto nel 2009" sottolinea una fonte interna ad Eur Spa.

LE CIFRE A CONFRONTO – Nel progetto veltroniano della Città dell'Acqua, le superfici che si interndeva realizzare erano infatti di 53500mq. In base a quell'accordo di programma solo 12 mila erano quelle destinate all'acquatic center, al centro benessere, ed alle varie attivivà sportive. Le restanti superfici erano destinate a ristoranti, aree commerciali ed uffici. Oggi quelle quote sono pressocchè sparite e si punta prevalentemente sul un mix di edilizia residenziale (18mila mq) e sociale (2mila). A cui si devono aggiungere i 12400 mq di verde pubblico ed i quasi 20mila mq di parcheggi. 

IL TRE FONTANE - Nel sottoporre il nuovo progetto  all'attenzione del Campidoglio, Eur Spa si assume anche altri oneri. In primo luogo si impegna a bandire un concorso di idee riservato a professionisti under 40 che dovranno progettare asilo nido, scuola materna e media, oltre che uno spazio per il Municipio IX. Inoltre, l'operazione prevede un altro "benefit" per il Campidoglio. La società di via Ciro il Grande mette sul piatto anche  la sua quota di superfici interne al Tre Fontane. Al Comune servono per completare la costruzione del centro sportivo dedicato al Comitato Italiano Paralimpico. Una ragione in più con cui si punta a convincere Roma Capitale ad accettare la nuova proposta di Eur Spa.

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