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Arriva un mega impianto di rifiuti sulla via Laurentina, nel cuore dell'agro romano

All'interno del vincolo dell'Agro Romano Meridionale, potrebbe arrivare un nuovo impianto per il trattamento di rifiuti. Lepidini (PD): "Si stima verrebbero sistemate ogni anno 240mila tonnellate della frazione organica di rifiuti solidi urbani. Una proposta irricevibile"

Un biodigestore nel cuore dell'agro romano. Un maxi impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti, potrebbe arrivare a poca distanza dal centro abitato di Selvotta, sul confine della Riserva Naturale di Decima Malafede.

IL BIODIGESTORE - A lanciare l'allarme sul possibile approdo di un "biodigestore" ha provveduto il Presidente della Commissione Ambiente Alessandro Lepidini. Il Consigliere democratico parla di una proposta "presentata il 28 dicembre 2015 da Pontina Ambiente srl" che riguarderebbe "la realizzazione di un biodigestore anaerobico di gigantesche dimensioni in via Laurentina al km. 20.900 nell’Agro Romano Meridionale. Parliamo di un’area che ricade nel vincolo paesaggistico, cosiddetto decreto Bondi, divenuto oggetto di una violenza ripetuta e inaudita – ricorda Lepidini – ma ancora  ancora una volta, risponderemo colpo su colpo".

UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE - "Pensare di realizzare un mega biodigestore, per il conferimento della FORSU (frazione organica di rifiuti solidi urbani) dell’intera Capitale per un quantitativo stimato in 240 mila tonnellate per anno è, non solo una proposta irricevibile, ma un disegno di devastazione per un territorio straordinario già largamente provato dai pesanti impatti ambientali".

LE DISCARICHE E RIFIUTI ZERO - La presenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti, nel territorio municipale, è consistente. Per ora la presenza di tante aziende agroalimentari e di marchi di origine controllata e municipale, rischia di non rappresentare un argine sufficiente."Se qualcuno ha scambiato questo Municipio per la discarica di Roma Capitale ha commesso un grave errore perché difenderemo le nostre straordinarie bellezze naturalistiche e non consentiremo il loro annientamento". Inoltre, come il Presidente della Commissione Ambiente ha rilevato "Il progetto è incompatibile  con gli indirizzi della delibera capitolina del dicembre 2014  'Roma verso rifiuti zero' che sanciva il principio dell’autosufficienza impiantistica  dei singoli territori".

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