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Selvotta: “I bambini sono costretti a giocare in strada”

Il parco giochi di Selvotta, realizzato in area pubblica durante le ultime elezioni, "non risulta dalle carte". I genitori protestano e chiedono che i loro figli possano fruirne, data l'assenza di altre aree pubbliche nel quartiere

I cartelli appesi alla cancellata di un’area pubblica di Selvotta parlano chiaro. I residenti ne rivendicano l’utilizzo, perché vorrebbero per i propri figli, un’area giochi come ve ne sono negli altri quartieri del territorio. Il Presidente del Municipio IX ed il Consigliere democratico Lepidini, sono andati a vedere di cosa si tratti.

IL PARCO FANTASMA - “Abbiamo indagato la situazione dapprima in commissione  ambiente – ci spiega  Alessandro Lepidini – poi siamo andati sul posto ed infine col Presidente Santoro ci siamo recati al Dipartimento Periferie. Per ora non abbiamo trovato carte che attestino la realizzazione di questo parco. E’ un parco fantasma, eppure è molto concreto e di recente costruzione. I cittadini ci hanno spiegato che è stato realizzato durante tra la campagna elettorale delle regionali e quella delle amministrative”.

DOVE GIOCANO I BAMBINI - Si tratta di un’area verde attrezzata, compresa nel perimetro di una più grande estensione di verde pubblico. Anch’esso inutilizzato. “Non è che ci siano giostrine per i bimbi, intendiamoci – ci spiega il Presidente della Commissione Ambiente Lepidini – nell’area che i residenti rivendicano, per ora ci sono soltanto alcune panchine. Comunque, dal momento che i bambini giocano in mezzo alla strada, sarebbe auspicabile che fosse messa a servizio della comunità. E noi ci stiamo adoperando per questo”.

LE AREE PUBBLICHE - Il quartiere di Selvotta è carente di servizi e spazi pubblici. Da tempo si attende la realizzazione di un’area verde attrezzata, prevista tra gli oneri a scomputo del consorzio. Ma la sua attuazione non sarà certamente immediata. “C’è anche quest’area verde più grande – puntualizza il Presidente della Commissione Ambiente – con un casotto che i residenti ci dicono esser pieno di amianto. Dovremmo verificarne la presenza e procedere alla contestuale bonifica. Ma si trova, comunque, sul lato opposto rispetto all’area giochi di cui parliamo. Infine va fatto lo sfalcio dell’erba, perché qui è ricresciuta e supera il metro e mezzo. L’anno scorso c’è scappato pure un incendio” conclude Lepidini. Come a dire che, nel quartiere, gli spazi ci sarebbero. Adesso occorrerà intervenire per manutenerli e renderli fruibili ai residenti. Sullo sfondo, rimane insoluto il mistero del “benefattore” che ha realizzato quello spazio, ancora chiuso, in un’area di proprietà comunale. Sotto elezioni.

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