Mostacciano, pericolo pini. La caduta di un albero distrugge un'altra auto
Il crollo di un pino in via Vivanti, a Mostacciano, ha causato lo schiacciamento di un'auto parcheggiata e disagi alla circolazione. Non è il primo caso che si verica nel quartiere, nel corso dell'ultimo anno
Le enormi alberature di Mostacciano, in larghissima parte costituite da pini, continuano a rappresentare croce e delizia del quartiere. La loro maestosità conferisce un fascino indiscutibile alla zona e però, al tempo stesso, sembra rappresentarne una elemento di debolezza, quasi una minaccia. La caduta di un pino in via Vivanti ne è l'ennesima dimostrazione.
LA NOTIZIA - Questa mattina la strada era chiusa al transito delle macchine. "Una Matiz è rimasta schiacciata sotto il peso dell'enorme albero" ci riferisce Fabio Cavataio, un residente. "Sul posto, verso le 8 e mezza, ho notato i vigili del fuoco e la polizia municipale". La zona interessata, è quella situata all'incrocio tra via Vivanti e via Tommassucci, nella parte alta del quartiere.
I PRECEDENTI - A Mostacciano già la scorsa estate un pino aveva causato la distruzione di un'automobile. IN quel caso la caduta coinvolse un suv parcheggiato in via Don Pasquino Borghi. E sempre nel 2014 si ricorda il cedimento di un altro enorme pino in via Giuseppe Mendozza. La sua caduta fu ammortizzata dalla recinzione perimetrale di un campo da calciotto. Dunque, oltre alla viabilità, non si registrarono altri disagi.
LA NECESSARIA MANUTENZIONE - "Non è una questione di sfortuna – commenta su facebook Andrea de Priamo, già Presidente della Commissione Ambiente capitolina – ma almeno in parte questi fenomeni, così ripetuti in tutta la città, sono dovuti alla totale carenza di manutenzione, le potature infatti non sono praticamente partite! Quindi c'è una buona dose di incapacità politica ed amministrativa." A Mostacciano, è il caso di ricordare come, nel corso della precedente consiliatura, siano state abbattute decine di pini, suscitando la ferma protesta dei residenti. Tra il taglio radicale e la caduta degli alberi, potrebbe esservi però una terza via, data proprio da una più scrupolosa manutenzione ordinaria.
