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Altre Eur / Viale Umberto Tupini

Prostituzione all'Eur, Santoro fa sul serio: presto pubblico l'elenco delle strade "a luci rosse"

Il Municipio, ha deciso di contrastare il fenomeno della protituzione, relegandolo ad alcune aree. Attraverso un'ordinanza, sarà quindi proibito adescare clienti nella maggior parte delle strade municipali

All’incrocio tra Viale Tupini e Viale Europa, c’è un palo stradale decorato con un piccolo fiocco giallo. Lo aveva messo il Presidente del Municipio IX Andrea Santoro, e rappresentava una promessa fatta in campagna elettorale: quello di liberare la strada dal fenomeno della prostituzione.

LE STRADE DELLA PROSTITUZIONE - Ma Viale Tupini è soltanto una delle tante vie dell’EUR in cui, anche in orario diurno, le “lucciole” adescano i propri clienti. Il “via-vai” di prostitute è ormai radicato in via delle Tre  Fontane,  a  viale dell'Agricoltura, e poi ancora in via dell’Oceano Pacifico ed in viale dell’Industria.  Per l’esattezza, soltanto all’EUR, le strade interessate dalla presenza delle “lucciole” sono 18. Nel  resto del territorio, se ne contano poi altre 5. I numeri, li ha forniti stamattina il presidente Santoro, a seguito di una mappatura realizzata in questi giorni dalla Polizia Locale.

LO ZONING - Si tratta del primo passo per realizzare un progetto ambizioso, di cui si parla da alcuni anni, è che in altre città è stato anche sperimentato: lo zoning. In sostanza, si dovrebbe provare a circoscrivere il fenomeno, come si fa a Mestre, in alcune aree della città. In questo caso del Municipio IX. Niente più prostitute davanti  le ville “del fungo”  né fuori il cancelletto di casa di viale Tupini. Un progetto ambizioso, che nasce anche per rispondere ad un disagio molto diffuso. Come la mappatura ha dimostrato,  “la maggior parte delle strade dell'Eur, sono interessate dalla prostituzione. Praticamente la zonizzazione è già presente ma noi vogliamo evitare  che continui a stare sotto casa delle persone” ha spiegato il Presidente Santoro. Dunque,  a margine del primo dei tavoli convocati i per programmare lo zoning.

LE DIFFICOLTA' - Il cammino però, sembra più difficile del previsto. I problemi sono tanti. Per le prostitute dell'Eur, intervistate durante una puntata di Mattino Cinque, non se ne parlava neppure di spostarsi dalle strade dove i clienti erano abituati a trovarle. C'è poi un'altra questione, relativa ai controlli. Alcuni avevano recentemente sottolineato che la prevedibile carenza di risorse dei tutori della legge, avrebbe avuto ripercussioni. In altre parole, con pochi uomini a disposizione per far rispettare le “zone a luci rosse”, l’operazione si sarebbe rivelata un flop. Ma c’è anche un altro problema. “Non mi risulta esista un norma di legge a questo fine” ha dichiarato il Vicequestore di Roma Giovanni Todini, parlando dello zoning. “Le istituzioni locali possono portare avanti legittimamente dei discorsi, ma io debbo fatto fare appello al rispetto della legge: la Prefettura non approva ne' respinge progetti, applica la legge. Abbiamo la precisa volontà di collaborare con le istituzioni per la coesione” ha sottolineato  il Vicequestore, aggiungendo poi d’aver  “raccomandato di costruire la proposta in modo che rispetti le norme vigenti”.

IL RICORSO ALL'ORDINANZA - Cosa fare dunque dal momento che, come ha ricordato il Presidente Santoro, “quotidianamente riceviamo denunce dei cittadini”?  Si tratterebbe quindi di trovare lo strumento in grado di rispettare la normativa vigente. Il Minisindaco ritiene che questo strumento sia quello dell’ordinanza. “Come è stato fatto in altre realtà, si tratta di un'ordinanza antiprostituzione, come era stata fatta dalla vecchia amministrazione, su tutto il territorio eccetto alcune strade che sono meno impattanti per la comunità  e possono essere gestite. Su queste aree – ha spiegato il Presidente Santoro - si attiva un processo di mediazione sociale. Quindi, tolleranza zero dovunque tranne che in queste aree di mediazione sociale. Lì – conclude il Minisindaco -  dove saranno attivati alcuni servizi per dare sostegno alle persone coinvolte, più o meno volontariamente, nel fenomeno della prostituzione”.

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