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Castel Romano: auto e copertoni nella riserva protetta accanto al campo rom

Montagne di pneumatici che soffocano il verde, mazzi di chiavi sospette, forse di case o cantine appena svaligiate. Le immagini arrivate a Romatoday mostrano lo stato in cui versa il parco protetto

Carcasse di automobili rubate, montagne di pneumatici che soffocano il verde, mazzi di chiavi sospette, forse di case o cantine appena svaligiate.

Nella Riserva Naturale di Decima Malafede, centinaia di ettari di verde tra il GRA, via Pontina, via Laurentina e Pomezia, fa tutto parte del paesaggio, specie intorno al perimetro del campo rom di Castel Romano. 

Il villaggio attrezzato nato nel 2007, teatro proprio ieri del ferimento di una ragazzina di 11 anni accoltellata da un compagno di "giochi", e al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, si trova esattamente al confine della più grande area protetta dell'Agro Romano, parte integrante del sistema dei parchi gestito dall'ente regionale RomaNatura. Posizione quella del villaggio che già allora mise in allarme gli ambientalisti, forse a ragione. 

Evidenti i risultati nelle immagini che vi proponiamo, un mix di boschi e lamiere. Scheletri di veicoli arrugginiti senza targa si alternano a una vegetazione ridotta all'osso, accanto a decine e decine di gomme di macchine accatastate l'una sull'altra e mazzi di chiavi nel terreno polveroso.

Sembra impossibile, ma quello che dovrebbe essere un parco tutelato dalla legge, è ridotto a una discarica. 

Castel Romano - Auto rubate e copertoni nella riserva naturale

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