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Trigoria, il Campus Bio Medico interpella i cittadini sul futuro dell’ateneo. "Vogliamo sia a servizio del territorio"

Oltre cento cittadini hanno partecipato ai tavoli di confronto organizzati dall’Università Campus Bio-Medico di Trigoria. L'Ateneo punta ad uno sviluppo in grado di coinvolgere i residenti

Il “Campus insieme”, l’incontro promosso dall’università Campus Bio Medico di Roma, ha probabilmente superato le aspettative degli organizzatori. Le sedie allestite all’interno del Centro Anziani di Trigoria, non sono state infatti sufficienti ad ospitare tutti i presenti. Decine di cittadini sono rimasti in piedi, per ascoltare le proposte di trasformazione urbanistica che il Campus intende mettere in campo per i prossimi trent’anni. 

Un piano da sviluppare ascoltando il territorio

L’università Campus Bio-Medico di Roma, dovendo affrontare un piano di sviluppo trentennale, ha deciso di promuovere un concorso internazionale di architettura. Con quest'obiettivo è riuscita a coinvolgere importanti studi di progettazione. Dovranno progettare un masterplan tenendo presente lo stretto legame che intercorre tra il preesistente tessuto urbanistico e la riserva di Decima Malafede. In altre parole,si punta a crescere ascoltando i problemi e le proposte dei residenti.

La "qualità diffusa": il Campus diventa un Parco

Il concetto di fondo, più volte espresso durante l’incontro, è quello di sviluppare il rapporto tra il Campus ed il quartiere. Per riuscirvi sono stati organizzati quattro tavoli di lavoro all’interno dei quali i cittadini si sono confrontati su temi che spaziavano dalla mobilità all’ambiente, dalla centralità della persona al tempo libero.  L'obiettivo, chiaramente esplicitato, è  quello di trasformare il campus in un parco, puntando sull’interscambio e, come ha spiegato ai presidenti l’architetto Luca Molinari, anche sulla qualità diffusa. In altri termini “non devono esserci barriere architettoniche né edifici invadenti”. Al contrario si cercherà di realizzare servizi e di  mettere a disposizione spazi che siano “alla portata di tutti”. In questo senso non sarà un Campus che, sul modello anglosassone chiude le porte, ma un parco aperto alla cittadinanza. 

Il dialogo con il territorio

“E’ nelle corde corde del Campus Bio-Medico prestare attenzione e cercare un dialogo costante con i cittadini i comitati di quartiere, la parrocchia ed il Municipio” ha chiarito a margine dell’appuntamento Domenico Mastrolitto, direttore generale del Campus Bio Medico Spa. Il manager ha poi ricordato che il percorso “già avviato da tempo” non si conclude con i tavoli di confronto attivati nell’ambito dell’appuntamento del 14 giugno. “Elaboreremo i loro feedback ed abbiamo messo a disposizione anche una casella di posta elettronica per continuare a riceverne”. I residenti potranno così inviare i propri suggerimenti, per la prevista trasformazione del Campus, scrivendo a ditecilavostra@futureunicampus.it . Lo sviluppo in chiave partecipata dell'Università CAmpus Bio Medico dipenderà anche dai contributi offerti dai cittadini.

Centro anziani Trigoria: l'incontro organizzato dal Campus

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