Eur, nuova vita per lo Chalet del Lago: lavori di recupero per 900mila euro
La struttura di legno costruita negli anni Ottanta recuperata e valorizzata da Eur Spa: sarà a disposizione del territorio e dei fruitori del parco a giugno 2020
Recupero e valorizzazione per lo Chalet del Lago: la struttura in legno lamellare, costruita alla fine degli anni Ottanta e considerato un progetto di indiscusso apprezzamento, in particolare per l’inserimento della volumetria nel paesaggio del parco del laghetto dell’Eur. I lavori, con un investimento complessivo da oltre 900mila euro, dureranno ancora quattro mesi.
Chalet del Lago: recupero da 900mila euro
Eur SpA, proprietaria dell’immobile, ad esito di un lungo periodo di contenzioso e nelle more della definizione di rapporti contrattuali con il nuovo gestore della struttura a destinazione ricettiva/ristorativa, ha potuto procedere all’elaborazione di un progetto architettonico - realizzato in house con il supporto nella parte impiantistica e strutturale di importanti studi professionali - che è stato sottoposto all’approvazione della Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma e del Municipio IX di Roma Capitale.
Lavori nello Chalet del Lago all’Eur
I lavori riguarderanno ristrutturazione edilizia, valorizzazione dell’immobile e riqualificazione delle aree esterne di pertinenza. Il cantiere terminerà all’inizio di giugno 2020, salvo un massimo di ulteriori 60 giorni necessari a ripristinare le aree verdi, oggi occupate dalla pista di cantiere necessaria a permettere la fruizione in sicurezza da parte dei cittadini della Passeggiata del Giappone, evitando la chiusura del Parco.
“Vale la pena chiarire che tali interventi – fa sapere Eur Spa - si sono resi necessari ad esito di accurati approfondimenti tecnico-strutturali, impiantistici e geologici, che hanno fatto emergere la necessità di adeguamento alla attuale normativa vigente antisismica e dunque la necessità di una ristrutturazione con un sistema statico antisismico, nel rispetto delle prescrizioni degli organi territoriali”.