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Laurentino: i residenti vogliono la riapertura del tavolo sul diritto di superficie

Dopo la manifestazione sotto la Regione, e la proroga ottenuta, i residenti del Laurentino premono per una rapida riapertura del tavolo di trattative sulla trasformazione del diritto di superficie

Sembra una storia infinita, quella che da anni i residenti del Laurentino stanno portando avanti, insieme alle loro associazioni di riferimento. Eppure, nonostante la complessità dell’argomentazione, la partecipazione non è mai venuta meno.


LA PROROGA DEL COMUNE - A più riprese, infatti, siamo stati testimoni dell’incredibile adesione riscontrata negli incontri promossi dal Consiglio di Quartiere Fonte Laurentino Ostiense. Appuntamenti tesi ad informare, i residenti, circa gli sviluppi relativi al riconoscimento del diritto di superficie, negli appartamenti popolari che abitano. L’ultimo atto raccontato, risalente alla metà di luglio, aveva consentito, a centinaia di famiglie che popolano il quartiere, di tirare un respiro di sollievo. Il Consiglio Comunale, infatti, aveva riconosciuto loro una proroga di 8 mesi,  necessaria per “continuare il confronto con la Commissione Tecnica istituita presso l'Assessorato di Corsini che coinvolge: Assessorato, Uffici Tecnici del Dipartimento, Risorse per Roma e Consiglio di Quartiere Laurentino Fonte Ostiense” ci spiegava, quest’estate, Maurizio Filipponi,  portavoce del Consiglio di Quartiere. Ma poiché la scadenza prevista, è stata solo rimandata al marzo del 2013, ed il tempo scorre inesorabile, i cittadini sono tornati a chiedere la riapertura del tavolo di trattative.

LA RIAPERTURA DEL TAVOLO - "Dopo l’interruzione dei lavori del tavolo di trattative risalente al lontano 11 luglio 2012 – si legge in una lettera inoltrata dal Consiglio di Quartiere all’assessore Corsini – questo Consiglio ritiene improcrastinabile la ripresa urgente dei confronti e quindi la riapertura del tavolo al fine di pervenire, prima della scadenza del rinvio accordato dal suo Assessorato, ad una soluzione equilibrata, sostenuta da argomentazioni e documentazioni condivise ed oggettive. La necessità di addivenire ad una soluzione equa e trasparente, non solo è sempre più sentita dai cittadini del Laurentino – si legge ancora nella lettera, inoltrata per conoscenza a Calzetta e Cacciotti – ma è avvalorata dalla recente legge regionale che invita i Comuni ad attuare una normativa applicativa che non penalizzi i cittadini coinvolti in  questa vicenda da troppi anni. Siamo certi – concludono i portavoce del CdQ Agostino Pergili, Alberto Voci e Maurizio Filipponi – che il momento di estrema difficoltà che attraversano le famiglie interessate al problema, sarà di stimolo ad una risposta di reale disponibilità”.
 

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