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Falcognana, Santoro incontra Orlando: "Servono altre verifiche"

Il Ministro dell'Ambiente riceve Santoro e un portavoce dei comitati, Alessandro Lepini. "Ci conferma che la decisione non è definitiva, ora il confronto va cercato con la Regione"

Fumata bianca per l'incontro tra il Ministro dell'Ambiente e i residenti. Nel primo pomeriggio, si è infatti svolto l'atteso confronto tra Orlando, Santoro e Alessandro Lepidini, un portavoce del Presidio No Discarica, impegnato fino a poco prima in uno sciopero della fame.

UN SEGNALE D'ASCOLTO - “E’ un bene che il Ministro Orlando abbia ascoltato le motivazioni per le quali siamo contrari alla realizzazione di una discarica alla Falcognana, aprendo un importante canale di confronto con il Municipio e con i cittadini – ha dichiarato Andrea Santoro, presente all’incontro - E’ un segnale forte di ascolto del territorio che non si era mai visto prima. Il Ministro ci ha confermato che non è stata presa alcuna decisione definitiva perché il sito deve essere soggetto a tutte le verifiche necessarie che riguardano la salute dei cittadini, la mobilità e gli aspetti economici”.

UN PROGETTO PIENO D'INCERTEZZE - “Abbiamo evidenziato tutti gli aspetti che riguardano l’impatto che un intervento del genere può avere sul Municipio, soprattutto per quanto riguarda la mobilità e la qualità della vita – ha spiegato il minisindaco – Il Ministro ci ha assicurato che ci farà conoscere gli esiti delle verifiche che giungeranno dal Prefetto Goffredo Sottile. Allo stato attuale la proposta di raggiungere il sito da via Laurentina e via di Porta Medaglia ci risulta insostenibile: si tratta di una strada di campagna non attrezzata per il traffico pesante di cui, per giunta, non si può neppure avere una proiezione perché non si sa quante centinaia di mezzi la dovrebbero percorrere. Questo progetto – ha concluso il Presidente Santoro -  è legato a troppe incertezze. Per questo rimaniamo contrari alla realizzazione della discarica e chiediamo confronto con i cittadini e riscontro dagli esiti delle verifiche”.

I PROBLEMI IDROGEOLOGICI - Soddisfazione per il confronto avutosi con il Ministro è stata espressa anche da Alessandro Lepidini, raggiunto telefonicamente. “Ho avuto modo di illustrare tutte le problematiche relative all’individuazione di questo sito, a partire dal vincolo Bondi, senza dimenticare la vicinanza all’area monumentale del Divino Amore e senza tralasciare neppure la prossimità al Parco dell’Appia Antica. Poi abbiamo sollevato questioni di carattere idrogeologico e sismico, che rappresentano probabilmente l’aspetto più preoccupante. Nel Piano Regolatore Generale è stato stabilito che questa zona è soggetta alla tutela assoluta delle falde acquifere – sottolinea il coordinatore  del presidio “No Discarica Divino Amore” – ovviamente ho fatto notare anche il pesante impatto in termini socio economici che deriverebbe dal realizzare una discarica in un’area dove ci sono molte aziende agricole, anche con certificazioni biologiche”. L’incontro, durato circa quaranta minuti, non ha mutato l’approccio dei residenti. “Noi restiamo fortemente contrari alla discarica. Ora però è chiaro che l’interlocuzione va cercata anche con la Regione Lazio”.

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