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Divino Amore: si torna a parlare della riapertura della stazione

Sulla prossima edificazione, che partendo da Marino arriverà a lambire il Municipio XII, De Iuliis (Pdl): “Dobbiamo approfondire diversi aspetti, in particolare la mobilità”

In queste ore sta tornando in auge, anche per merito di alcune associazioni territoriali che hanno ripreso la questione,  la richiesta di allargare il perimetro del Parco Regionale dell’Appia Antica.

LE AREE VERDI - Ieri abbiamo pubblicato un appello, a firma di due comitati locali, attraverso il quale si sta chiedendo di estendere la perimetratura dell’area, anche al Fosso della Cecchignola. In realtà sono molte le aree che, per effetto di una proposta portata in Consiglio Regionale da Angelo Bonelli (Verdi) Ivano Peduzzi (PRC) e Giuseppe Celli (Lista civica) si vorrebbe far rientrare nel parco dell’Appia Antica. Tra queste anche quella del Divino Amore – Falcognana, una zona considerata dal PRG del 2004 “agro romano vincolato” e, per le aree rientranti nel Comune di Marino, “zona agricola poco compromessa”.

LA MOBILITA’ - Da qui il grido di allarme di quanti, temendo l’arrivo di una nuova ondata speculativa, hanno evidenziato il rischio che quella proposta di legge (202/2011) nota come “Ampliamento della Perimetrazione del Parco Regionale dell’Appia Antica” possa perdere qualsiasi valenza. “Leggiamo di  un nuovo 'piano Integrato Divino Amore' che prevede nell'agro romano l'edificazione di circa 480 mila metri cubi. Vorrei specificare innanzi tutto che tale piano non nasce oggi ma viene da lontano e che il nome può portare fuori strada – sottolinea il Capogruppo Pdl al Municipio XII Massimiliano De Iuliis -  infatti, non è presente nel territorio del Municipio XII nella zona del Divino Amore, ma nel territorio di Marino in Via del Divino Amore. Pertanto, pur non conoscendo il progetto, crediamo che debbano essere approfonditi diversi aspetti ed in particolare la mobilità”.

LA STAZIONE DEL DIVINO AMORE - L’accento, dal Consigliere De Iuliis, viene spostato dall’impatto ambientale alle necessarie implicazioni trasportistiche che, un’eventuale speculazione edilizia, potrebbe comportare. “In primo luogo bisogna approfondire la riapertura della stazione del Divino Amore, distante diversi chilometri, per cui non sarebbe immaginabile una edificazione del genere in assenza della stessa e di adeguate infrastrutture su tutto il quadrante, sia lato via Appia/Nettunense che lato Via Ardeatina. Sono anni  - ricorda De Iuliis - che Municipio e cittadini si battono per la riapertura della stazione del Divino Amore ed in questi ultimi due anni abbiamo fatto grandi progressi per la sua riapertura,i dialoghi si sono poi interrotti con lo scioglimento del Consiglio Regionale. Come Municipio faremo i dovuti approfondimenti per comprendere meglio la sostenibilità del progetto”.

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