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Filobus Laurentina Tor Pagnotta: "Un'operazione che non ci ha mai convinto"

Azuni “Continua la telenovela della cattiva politica”. I residenti: “i 45 filobus comprati, messi uno dietro l’altro, sono più lunghi del corridoio in sede protetta. Ed in più, si stanno ammalorando”

La notizia del fermo di Riccardo Mancini, ex Amministratore Delegato di Eur S.p.a., per la vicenda legata ad un giro di presunte tangenti per l’acquisto di 45 filobus, è già di dominio pubblico. “l’arresto di Riccardo Mancini non fa altro che confermare quanto abbiamo denunciato nei mesi scorsi: sui filobus è andata in scena una storia disseminata di punti oscuri, personaggi dal ruolo non definito, vorticoso giro di interessi e di denaro. Mi viene il voltastomaco” ha immediatamente commentato il candidato Presidente al Municipio XII Andrea Santoro (PD).

IL TEMPO DELLE RISPOSTE - “E’ ora- ha proseguito l’attuale coordinatore del PD - che tutti quelli che hanno avuto responsabilità politiche e amministrative in questa vicenda escano finalmente allo scoperto: chiediamo  con forza al  sindaco Alemanno e al presidente del Municipio Calzetta di riferire quanto sanno e di dire alla cittadinanza tutta la verità su un caso che rappresenta ormai un buco nero nella storia recente della Capitale. Non si può più scappare, evitando le domande: adesso è il tempo delle risposte". Anche Gemma Azuni, ancora in corsa per la carica a sindaco di Roma, ha commentato la vicenda. “Con l’arresto di Riccardo Mancini continua l’infinita telenovela della malapolitica e della mala gestione della cosa pubblica in salsa alemanniana. Le cittadine e i cittadini onesti di Roma meritano rispetto. Ma per fortuna  - ha concluso Azuni - fra pochi mesi cambierà il primo inquilino del Campidoglio”.

UN’OPERAZIONE MAI CONDIVISA - Degne di nota le reazioni dei residenti. In particolare, abbiamo sentito il portavoce del Consiglio di Quartiere Fonte Laurentino Ostiense, Maurizio Filipponi. “ L’operazione del filobus l’abbiamo contestata sin dall’inizio, ora è anche oggetto di tangenti. Oltretutto sembra che i lavori del ponte continuino ad essere fermi, mentre su via Laurentina invece procedono lentissimamente. All’incrocio con via di Tor Pagnotta non sono iniziati né lavori per la parte centrale, né la rotonda prevista all’altezza del semaforo. Tutto sto casino per arrivare al deposito ATAC in via di Tor Pagnotta: dall’inizio della corsia protetta all’arrivo provvisorio, sono tre chilometri e mezzo” ricorda Filipponi.

I TROPPI FILOBUS - Come poi talvolta avviene, nelle parole dei residenti si riscontra una sapienza che, in alcuni casi, non si rileva altrettanto chiaramente nell’operato delle istituzioni. “ Abbiamo detto che ci sono 45 filobus, che entreranno in funzione chissà quando, per tre chilometri e mezzo di corridoio in sede protetta.  Ma se noi li mettiamo in fila, uno dietro l’altro, sono quasi più lunghi del corridoio stesso. Potremmo quasi farcela a piedi sopra i filobus,  la distanza da via dell’Umanesimo a Tor Pagnotta”.

L’USURA DEI MEZZI - Ma c’è anche un altro aspetto, non secondario, che quando si parla dei mezzi acquistati, entra in gioco: l’usura. “ Ma se per fare il ponte sul GRA – necessario al completamento del corridoio ed all’inizio del suo fratellastro a Tor de’ Cenci - ci vogliono almeno un paio di anni, nel frattempo questi filobus saranno mangiati dalla ruggine, i gommini degli ammortizzatori si seccheranno. Insomma, avranno bisogno pure di un’ulteriore manutenzione. Il timore – conclude Filipponi – è che entrino in funzione quando saranno già diventati vecchi”.

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