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Filobus, dal primo maggio corse a rischio: è scaduto il bando sulle manutenzioni

I mezzi che circolano sulla Laurentina non sono più coperti. Tortorelli: “Il vecchio contratto aveva durata biennale. Ne sarebbe servito uno nuovo ma doveva farlo Roma Metropolitane che è in liquidazione”

L’accesso alla fase 2 potrebbe rivelarsi più complicato del previsto per i cittadini che, nel quadrante meridionale, fanno affidamento sui trasporti pubblici. L’appalto che garantiva la manutenzione dei filobus è infatti andato a scadenza.

A rischio le corse

Dal Campidoglio c’è chi sta provando ad avvertire dei possibili disagi che, l’utenza, a breve rischia di sperimentare. “I filobus della rimessa di Tor Pagnotta, impiegati nei corridoi della mobilità, dal 1° maggio non effettueranno più corse” ha annunciato la consigliera capitolina Ilaria Piccolo (PD)  che, con una nota, ha spiegato anche le origini di questo possibile disservizio. “Il motivo – ha osservato Piccolo – riguarda il venir meno del servizio di manutenzioni ormai scaduto e non più disponibile nei prossimi mesi”.

L'origine del disservizio

La messa in funzione dei filobus ha comportato una serie d'importanti e spesso contestate modifiche alle altre linee di trasporto pubblico. Ne consegue che, il venire meno del servizio offerto dai mezzi della Breda Menarini, rischia di creare un corto circuito nel sistema trasportistico d’un intero quadrante. “Si tolgono dal servizio vetture importanti proprio nell'avvio della fase 2 dove c'è più necessità di mezzi pubblici. I tecnici  della società Skoda, infatti - ha asserito la consigliera democratica -sono rientrati in Repubblica Ceca e l'appalto della ditta Amati si è chiuso per scadenza dei termini”.

Il contratto di manutenzione

La questione era prevedibile perché, la scadenza del contratto, era nota. “I mezzi che finora hanno circolato sulla Laurentina, sono stati messi in funzione nel 2017. Ma poiché si tratta di filobus fabbricati nel 2009, all’inizio hanno dato qualche problema ed è stato necessario sottoscrivere un accordo per la loro manutenzione” ha ricordato Carlo Andrea Tortorelli, blogger di Odissea Quotidiana. “Ora quel contratto è scaduto ed andava fatto un nuovo bando. Ma chi doveva occuparsene era Roma Metropolitane, una società che nel frattempo è stata messa in liquidazione” ha sottolineato Tortorelli.

Un quadrante penalizzato

I mezzi potranno continuare a girare ma, finchè non saranno presi provvedimenti specifici, i primi guasti potrebbero essere pagati con la riduzione delle corse. In condizione normali già sarebbe un problema. Con il contingentamento degli accessi sui mezzi pubblici, previsto nella fase 2, il disagio arrecato ai tanti cittadini che facevano affidamento sui filobus, potrebbe diventare ingestibile.

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