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Disabilità e Municipio IX: la terra dei sogni diventa terra degli incubi?

Incerto il destino della Fattoria Sociale assegnata dalla precedente amministrazione a “La terra dei Sogni”. Consulta Disabilità: “E’ la solita storia. Cambiano le amministrazioni e si rimette tutto in discussione”

Il progetto AltraCo(u)ltura nel novembre del 2011 lanciato dall’allora Presidente del Municipio Pasquale Calzetta, potrebbe essere messo in discussione. La fattoria sociale rivolta a persone disabili, che nel casale di Fonte Laurentina avrebbero dovuto imparare a prendersi cura della terra e non solo, sembra arenatosi.

UN PROGETTO MAI PARTITO - In quanto fattoria sociale, quel progetto non è mai partito. Ma, stando a quanto ci riferisce Rosaria Uccello, Vice Presidente della Consulta per la Disabilità del IX, “la passata Amministrazione aveva assegnato all'Associazione La terra dei sogni l'area a ridosso di Fonte Laurentina, firmando  la Convenzione ed organizzando la Conferenza dei Servizi”.

IL CAMBIO DI AMMINISTRAZIONE - “A seguito di ciò – spiega la signora Uccello -  l'Associazione ha impegnato risorse per i primi lavori di sistemazione ed ha ottenuto dei finanziamenti bancari, che ora rischia di perdere  perchè il Dipartimento del Patrimonio ha deciso di mettere a bando tutte le aree, anche quelle già assegnate. La solita storia – sottolinea la Vice Presidente della Consulta per la Disabilità – cambiano le Amministrazioni e si rimette tutto in discussione. Tra l'altro, la stessa solerzia non è stata messa in campo a proposito del Casale Papillo o degli spazi di Largo Cannella, dove la morosità è quasi totale, eppure nulla è stato fatto a riguardo”.

IL CAMBIO DI ASSEGNAZIONE - “Il progetto creerebbe tante opportunità di occupazione alle persone disabili del Municipio, abbattendo, così le lunghe liste d'attesa per l'assistenza e mettendo insieme le necessità delle persone disabili, con le competenze di persone anziane che potrebbero trasmettere i loro saperi”. Sembrerebbe dunque un circolo virtuoso. Che tuttavia, stando a quanto ci riferisce la Vice Presidente della Consulta per la Disabilità, sarebbe messo in seria discussione. “ La Consulta ha seguito questo progetto fin dal 2011, battendosi perché venisse inserito nel Piano di Zona ed ora non può proprio accettare i rischi connessi con le nuove modalità di assegnazione, perciò siamo intenzionati a batterci con tutti i mezzi, primo tra tutti quello mediatico, per arrivare a una soluzione”.

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