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Laurentino Laurentina / Viale Ignazio Silone

Fattoria sociale: tutti i nodi arrivano... in consiglio municipale

Il ping pong che sta accompagnando la vicenda dell'assegnazione del casale di Fonte Laurentina all'Associazione Terra dei Sogni approda in via Laurentina per un consiglio straordinario. Ne abbiamo ricostruito la storia

Dopo una Commissione trasparenza e vari incontri con le parti interessate la vicenda legata all’assegnazione del Casale di Fonte Laurentina approda in via Silone, per un Consiglio straordinario. Martedì 13, questa la data prescelta, ci sarà occasione di ricostruire il quadro legato al progetto “Altra c(o)ultura”, a fine gennaio messo in discussione dal Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale.

LA DISABILITA' ED IL TERRITORIO - Quello che il Dipartimento sta contestando è l’assegnazione diretta con cui, il Presidente Calzetta nel 2011, concesse il Casale all’Associazione di Promozione Sociale Terra dei Sogni  interessata ad avviarvi un progetto di “Fattoria didattica” rivolto a persone con disabilità.  Nel Municipio dove, “il Settore Medico-legale del distretto sanitario 12 ha censito 7611 persone riconosciute in condizioni di handicap grave”ci fa sapere la Consulta della disabilità, il progetto curato da Fabio Bonacci sta vivendo un periodo di stasi.   Mentre quattro volte alla settimana, “La Terra dei Sogni” continua ad erogare corsi di  vetreria, incisione, fotografia e ceramica presso la sede della Cooperativa Agape, a Largo Cannella, il progetto principale rimane  infatti al palo. Nel frattempo si susseguono incontri con il suo Presidente Fabio Bonacci, con la Consulta della Disabilità, la Giunta ed il CdQ Fonte Laurentina.

LA STORIA - La vicenda, sul piano burocratico, è stata ricostruita dal Movimento 5 Stelle, la cui portavoce Agnello l'ha seguita anche nelle vesti di Presidente della Commissione Trasparenza del Municipio IX. “La storia nasce con una Direttiva dell’allora giunta Calzetta (n. 10 del 8 agosto 2011), sottoscritta dallo stesso Presidente. Circa un mese prima, esattamente il 5 maggio 2011 – ci scrivono i Consiglieri pentastellati - il Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma consegna l’immobile al Municipio per fini istituzionali. Poi c’è la Direttiva di giunta n. 15 del 7 ottobre 2011, sottoscritta da Maurizio Cuoci Vicepresidente del Municipio e Assessore all'Ambiente dell'ex XII Municipio, per annettere anche l’area a verde attorno al casale”. L’accorpamento dei circa 3,5 ettari di terreno al casale, sembra foriero dell’avvio del progetto pensato da Fabio Bonacci.  E infatti “ Successivamente (il 12 ottobre 2011) viene sottoscritta la Convenzione tra Municipio e “La Terra dei sogni” e solo il 26 marzo 2013 dopo l’approvazione della Convenzione, avviene la consegna dell’immobile all’Associazione”.

IL DIPARTIMENTO ED IL BANDO - Circa un anno più tardi, si registra un colpo di scena che riapre i giochi.  “Il 22 gennaio 2014 il Dipartimento Patrimonio chiarisce che l’immobile è stato consegnato per fini istituzionali al Municipio e che comunque, continua la nota, non si intende procedere ad assegnazioni dirette di beni pubblici per cui si richiede l’Avviso pubblico”. Tutto da rifare? Sembrerebbe di sì. Ma la bontà del progetto presentato da Bonacci, ampiamente riconosciuta, sta mettendo in crisi molti consiglieri.

LE PROCEDURE ED IL SOCIALE - Il tema di fondo lo riassume l’Assessore al Patrimonio Stazi. “Il problema è la procedura con cui si è arrivati a questa situazione. Io mi posso anche chiedere ‘il fine giustifica i mezzi?’ Se il fine è rappresentato dalle politiche sociali che sono da anteporre a tutto e quindi anche alle procedure, allora l’assegnazione diretta andrebbe bene. Ma se il fine non giustifica i mezzi,  come amministratori dobbiamo sempre garantire che tutti i progetti che portiamo avanti siano i migliori, i più efficaci ed efficienti per gli interessi dei cittadini, allora dobbiamo garantire anche il rispetto delle procedure”.

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