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Laurentino Laurentina / Via Bruno Pontecorvo

Fonte Laurentina, niente bando per il casale: il Campidoglio ignora le richieste dei residenti

L’assegnazione è scaduta ed i cittadini, con una sottoscrizione firmata da 700 residenti, ne rivendicano l’utilizzo. Romano (Ass.Casali della Memoria): “Fa parte della nostra storia”

Tra i casali che un tempo era possibile avvistare dal Raccordo Anulare, quello di via Pontecorvo è probabilmente il più antico. Si trova sulla collina di Fonte Laurentina, in linea d’aria a poca distanza dal centro commerciale Leroy Merlin. E da almeno cinque anni i residenti chiedono sia messo a loro disposizione.

Un pezzo di storia

“Quel casale rappresenta un pezzo della nostra storia. E’ stato infatti il primo, di quelli della tenuta dei Torlonia, ad essere realizzato e l’ultimo ad essere abitato” ha fatto notare Maurizio Romano, presidente dell’associazione I casali della Memoria – lì sopravvive un antico orto, ci sono vecchi ulivi. Nel quartiere mancano spazi d’aggregazione, per questo i residenti, da tempo, stanno chiedendo di averne l’assegnazione”.

La richiesta di 700 residenti

Su piattaforma change.org è stata anche lanciata un’apposita petizione. L’hanno firmata più di settecento cittadini che stanno chiedendo di metterlo a bando. “Sono tre anni che la concessione è scaduta – ha ricordato Giuseppe Mannarà, già capogruppo del M5s durante l’amministrazione Santoro – però le attività di tiro con l’arco non sono mai cessate ed il casale versa in condizioni ogni anno peggiori, nonostante il Municipio abbia chiesto al Dipartimento Sport di poterne avere la disponibilità”.

Ignorata la richiesta del Municipio

L’edificio è stato dato in concessione alla Federazione italiana di tiro con l’arco nel 2011. L’assegnazione doveva durare sei anni ma il bene, com’è stato ricordato dall’ex consigliere grillino, non ha un nuovo gestore. Nel 2017 il Municipio IX ha votato una risoluzione che era stata predisposta “per chiedere lo scorporamento del Casale Pontecorvo dalla concessione sportiva della FITARCO e la sua  messa a bando con finalità storico-culturali” aveva ricordato nell’occasione  Filippo Massimo Errico, presidente grillino della commissione Bilancio, Patrimonio e Attività Produttive. “Il bando – conferma oggi lo stesso pentastellato – non è più stato fatto”.

L'inerzia del Campidoglio

Le richieste del Municipio IX sono state ignorate dal Campidoglio. Il bene non è stato messo a disposizione dei residenti che, al suo interno, volevano creare quello spazio d’aggregazione sempre più necessario per un quartiere giovane e sempre più popolato. Al tempo stesso, come ha rimarcato anche l’ex capogruppo grillino Giuseppe Mannarà “l'Amministrazione Capitolina non reclama il rispetto degli obblighi di buona gestione di una struttura pubblica che rappresenta anche la storia di un territorio”. +

Un incerto destino

L’area in cui è inserito l'immobile, ha ricordato Domenico Boffo, il presidente del Comitato di Quartiere di Fonte Laurentina,  “ha subito anche delle incursioni vandaliche che abbiamo prontamente segnalato”. Ma resta in un limbo che il Campidoglio, nonostante una richiesta sottoscritta da centinaia di residenti e fatta propria anche dall’ente di prossimità, non sembra intenzionato a risolvere.

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