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Via Laurentina, sparito un lago. I cittadini chiedono il ripristino dell’area

Il lago formatosi nell'ex Cava Covalca, su via Laurentina, non c'è più. Da mesi alcuni cittadini chiedono verifiche e ne rivendicano il ripristino, al fine di creare un parco pubblico. Anni fa se ne era interessato anche il WWF, suggerendo l'annessione alla Riserva di Decima Malafede

Lungo via Laurentina, dopo l’uscita del Raccordo Anulare e non distante da via di Vallerano, c’era una cava di selce. Al suo interno, negli ultimi anni, si era formato un laghetto che ora non c’è più. La scomparsa del bacino idrico, già alcuni mesi fa ha messo in allarme dei residenti. Come quelli del Comitato di Quartiere Sociale Laurentina.

IL LAGO PROSCIUGATO - In una lettera, all’interno della quale vengono avanzate diverse richieste, la Presidente del Comitato ha chiesto contezza si questa sparizione. “Nella zona dell’ex miniera Covalca si era formato spontaneamente un lago di acqua sorgiva, creando un raro e prezioso ecosistema, tra l’altro utile ai Vigili del Fuoco come bacino da attingere in caso di incendio – spiegava la Presidente Annabella Coluzza, aggiungendo che  –  Il lago è stato prosciugato e riempito”.

LE RICHIESTE - La lettera, aveva la finalità di chiedere “accertamenti circa la distruzione di un simile patrimonio ambientale - chiedendo inoltre -  analisi che verifichino che non vi sia stato inquinamento delle falde acquifere sottostanti a seguito di tali interventi. Chiediamo infine – scrive la Presidente del Comitato - di ripristiniamo l’area per creare un parco pubblico protetto con percorso ciclo-pedonale naturalistico”.

L'INTERVENTO AUSPICATO - L’area in questione, secondo il WWF, si era formata all’interno di una cava “larga 150 metri circa, lunga 250 metri circa, con pareti di selce alte 15/20 metri. La colata si è formata da un evento locale, cioè da fuoriuscita di materiale lavico proveniente da un fessura laterale del Vulcano Laziale, lo stesso evento all'origine della vicinissima colata di cava Nenni, ancora funzionante per produzione bitume.  Sul fondo della cava  - leggiamo dal sito del WWF Roma XI –  si è formato un laghetto, probabilmente derivante da falda acquifera sottostante. La profondità dell'acqua è stimata in 3 metri”. L'associazione ambientalista, ha fatto poi notare che “Il confine della Riserva Naturale di Decima è a pochi metri. Anche il confine del Parco dell'Appia non è lontano”. La proposta del WWF, ormai datata di qualche anno, era dunque chiara: la Regione dovrebbe “inserire il sito nella Riserva di Decima, logica soluzione per la sua conservazione”.

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