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Martedì, 19 Marzo 2024
Laurentino Laurentina / Viale Ignazio Silone

Laurentino Fonte Ostiense, Ater annuncia la riqualificazione: "Faremo come a Corviale"

Il Direttore Generale di Ater promette novità sul futuro del Laurentino: "Trasformiamo il quinto ponte, andandovi a realizzare 42 nuovi alloggi". Il progetto prevede il trasferimento degli attuali abitanti

Sono tredici anni che al Laurentino si attendono novità sul futuro dei ponti. L'ultimo ad essere abbattuto, l'undicesimo, è stato demolito nel 2006. La riqualificazione che era stata deliberata dall'assemblea capitolina, non è però arrivata. C'è però una novità che il Direttore Generale di Ater, Andrea Napoletano, ha deciso di annunciare.

Direttore, sono trascorsi quasi tredici anni dalle ultime notizie trapelate sul futuro dei ponti. Non è arrivato il momento di tornare ad investire su quel territorio?

Sì, è sicuramente passato molto tempo. Però possiamo dare una notizia: da metà settembre prossimo sarà istituito un tavolo con Regione, Comune: stiamo avviando le procedure propedeutiche alla trasformazione del quinti ponte, situato all'estremità tra via Fenoglio e via Pea.

In che modo avverrà questa trasformazione?

Le modalità saranno quelle seguite nel caso di Corviale dove, trascorsi i primi mesi di lavoro, abbiamo già consegnato i primi nove alloggi in quello che era il piano destinato a servizi e che invece era stato impropriamente trasformato in alloggi. Anche al Laurentino realizzeremo nuovi alloggi, 42 per l'esattezza. E saranno destinati ad uno studentato ed agli anziani.

Niente servizi quindi?

L'originaria  destinazione a servizi, come accaduto anche nel caso del quarto piano di Corviale, al Laurentino è stata all'origine di una progressiva occupazione dei ponti. Comunque lì non è prevista questa soluzione, perchè verranno creati degli appartamenti. 

E le persone che adesso ci abitano?

Le modalità di trasferimento temporaneo in altri alloggi ATER delle famiglie attualmente residenti negli alloggi oggetto dell’intervento di riqualificazione verranno concordate con un processo partecipato sul modello di quanto già si sta facendo a Corviale. Faremo tutto nel più ferreo rispetto della normativa che disciplina queste operazioni,  com'è previsto nell’art. 66 della legge regionale n°7 del 2017.

Un'operazione come quella che state annunciando ha dei costi. Dove trova l'Ater i fondi per portarla a termine?

Per quanto riguarda i finanziamenti saranno fondi regionali e fondi derivanti dalle dismissioni degli immobili Ater. Il concetto che vogliamo far passare e che, ciò che non corrisponde più all'esigenze della azienda, viene venduto e con i soldi così ottenuti si re-investe per la creazione di nuovi alloggi.

Direttore, undici anni fa l'allora consigliocomunale  votò una delibera con la quale si chiedeva, a seguito degli abbattimenti, di destinare le cubature eliminate per creare residenze speciali e servizi. Ci sono  novità su questo fronte?

Dal momento che non sono ben definite le fonti di finanziamento, non sarei serio a mettere altro fieno in cascina. Gli altri progetti sono in pista, ma fin quando non abbiamo la certezza di identificare il budet necessario, mi sembra prematuro anche parlarne. Dopo dieci anni possiamo portare comunque una novità che ritengo sia importante per l'Ater e per il territorio del Laurentino.

Il modello Corviale fa quindi proseliti. Ed a beneficiarne sarà anche il popoloso quartiere del Municipio IX. Il progetto è ancora da definire. Ma le intenzioni dell'azienda che gestisce il più importante patrimonio immobiliare pubblico di Roma, sembrano chiare. Il quinto ponte, come il Serpentone nel Municipio XI, è destinato a cambiare pelle.

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