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Laurentino Laurentina / Via Giovanni Comisso

Emergenza freddo, la casa di Heidi apre le porte: pasti caldi e 30 letti accoglienti

Grazie ad un vecchio progetto notti al caldo per i clochard

Al piano terra dell'ex scuola Comisso, dal primo dicembre è tornata in funzione la Casa di Heidi. Si tratta di una delle rare strutture che, nella Capitale, sono in grado quest'inverno di accogliere le persone senza fissa dimora.

Il piano freddo del Campidoglio

Alla Ferratella, grazie all'impegno dei volontari della Comunità di Sant'Egidio ed al lavoro organizzativo svolto dal Municipio IX, ci sono trenta posti letto. Nel Comune di Roma invece, con il piano freddo lanciato dall'amministrazione Raggi, i posti letto individuati sono appena 40. Una scelta che aveva già alimentato le critiche della Comunità di stant'Egidio visto che "non c'è stato un avviso pubblico come avremmo desiderato, magari ad agosto, per dare tempo alle associazioni di organizzarsi". Il risultato è che le associazioni "mettono a disposizione solo le risorse umane" ma non hanno gli spazi dove organizzare il servizio. Con rarissime eccezioni.

L'iniziativa del Municipio IX

"Noi siamo l'unico municipio che ha aperto le porte di un suo edificio per affrontare l'emergenza freddo – dichiara l'assessore alle Politiche sociali del IX Municipio Fiorella Caminiti – avevamo capito che con il Comune non si sarebbe fatto in tempo a concludere nulla, ed allora abbiamo ripreso un lavoro che era già stato fatto dalla precedente amministrazione". Durante la consiliatura di centrosinistra, Santoro e l'allora assessora Laurelli riuscirono infatti ad allestire la cosiddetta "Casa di Heidi". Un posto ripristinato grazie al lavoro di volontari e consiglieri municipali. "Non abbiamo costi da sostenere, perchè ci avvaliamo dell'attività della Comunità di Sant'Egidio. E così facendo – spiga Caminiti – ci sono persone che trovano docce calde, cibo, un letto dove dormire".

Le buone pratiche

Porte aperte dalle 20 alle 8 di mattina. "Sant'Egidio aveva fatto un censimento delle persone senza fissa dimora. Con l'eccezione di una persona che ha scelto di dormire in auto, come Municipio IX non abbiamo lasciato nessuno per strada". Un'operazione che è andata in porto nel segno della continuità con le passate amministrazioni. Perchè, per dirla con le parole dell'assessora pentastellata "le buone pratiche, a maggior ragione nel sociale, non devono avere colore politico".

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