In Parlamento si torna a parlare di Falcognana. Questa volta, non per discutere sul destino di una discarica, ma per ragionare di mobilità sostenibile. E’stata infatti presentata un’interrogazione avente per tema la possibile riapertura della stazione ferroviaria Divino Amore Falcognana.

LE RICHIESTE AVANZATE - Stando a quanto ci riferisce l’ex Presidente del Municipio Pasquale Calzetta, da molti anni i cittadini ne stanno ne chiedendo la riattivazione ricorrendo allo strumento della petizione popolare. Non solo “Anche le amministrazioni locali, a prescindere dal colore politico, hanno dato forza alla richiesta del territorio attraverso vari atti e provvedimenti. La Regione Lazio anni fa – ricorda l’ex Minisindaco – aveva inserito la riapertura della stazione ferroviaria nel protocollo d'intesa con le Ferrovie dello Stato e in ultimo anche il Parlamento Europeo, con la comunicazione del 30 gennaio 2013, ci chiede di migliorare il trasporto su ferro”.  

VIABILITA' E GIUBILEO - Dalla Regione all’Europa, erano stati interessati praticamente tutti i livelli istituzionali. Mancava quello nazionale. Un gap che è stato colmato, grazie all’interessamento del Capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta ed all’On. Giacomoni. “Attraverso un’interrogazione  a risposta scritta – spiega Calzetta – è stato interpellato sulla questione il neo Ministro dei Trasporti Graziano Del Rio”. Ci sono almeno due ragioni, che spingono a prendere in carico la richiesta: “i problemi di viabilità nel quadrante sud di Roma – ricorda l'attuale vice coordinatore romano di Forza Italia–  ed il Giubileo alle porte”: Due questioni  che renderebbero “irrinunciabile migliorare la rete ferroviaria locale”.

I NUOVI PESI URBANISTICI - La viabilità è un tema che si lega anche “al forte incremento urbanistico previsto da Piano Regolatore nel quadrante ed in particolare nell’area Laurentina Ardeatina”  osserva nell’interrogazione l’onorevole Giacomoni, della Commissione Trasporti della Camera, che poi ricorda comequeste nuove cubature, “sono già attivate o in via di attivazione”. In forza di tutte queste ragioni, conclude Calzetta, “vogliamo dare giusto riscontro alle esigenze dei cittadini residenti nella parte più periferica della città di Roma”.