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Fonte Laurentina: il triste destino che incombe su Tor Chiesaccia

E' prevista la costruzione d'un palazzo di 8 piani, vicino al monumento simbolo dell'Agro Romano. Insorgono i residenti: "ha resistito ai barbari dal XIII secolo, ma rischia grosso contro quelli dei giorni nostri"

Gli sviluppi urbanistici nel territorio del Municipio XII, non interessano soltanto l’area di Cecchignola Sud.

IL DESTINO DI TOR CHIESACCIA - Al contrario, anche se non se ne parla poi molto, un’importante speculazione edilizia che comporterà l’arrivo di alcune migliaia di nuovi residenti, è in fase di ultimazione a Fonte Laurentina e nelle aree limitrofi. In quel quadrante, fino a pochi anni fa sopravviveva un’ampia fetta di agro romano, ormai inghiottito dall’avanzata del cemento. Una situazione che trova una rappresentazione perfetta nel destino che è toccato al monumento simbolo di quell’area: la Torre medievale di Tor Chiesaccia.

I RESIDENTI SI ORGANIZZANO - “Come è possibile che qualcuno possa sbancare a ridosso della Torre Chiesaccia, un monumento di origine medievale tutelato dal Ministero dei Beni culturali, che sorge su area vincolata e destinata a parco pubblico sia nel Piano Regolatore che nelle Delibere del Consiglio Comunale n. 37/2003 e 148/2005?” Si stanno chiedendo i residenti  di Fonte Laurentina che stamattina si sono incontrati in un teatro di  Trastevere per fare il punto della situazione.

BLOCCARE LA SPECULAZIONE - Si parla, in effetti, di un’area destinata nel Piano di Zona Tor Pagnotta 2 a verde pubblico, che però, anche se non è del tutto chiaro come sia potuto accadere, è interessata dalla realizzazione di un’imponente palazzina. “Noi chiediamo di bloccare questo scempio inaccettabile, un palazzo di 8 piani messo a 20 metri di distanza dalla Torre Chiesaccia su un’area vincolatissima, come aveva dichiarato Sgarbi sul Corriere della Sera, che lo aveva definito “il massacro di Tor Chiesaccia” -  ci spiega Silvio Talarico, residente e documentato giornalista urbanista - Noi chiediamo che venga bloccata questa speculazione, perché questa è un’area vincolata a tutela integrale nel piano di tutela paesaggistica con legge regionale 24/98”. 

LA PROMESSA DEL VERDE ARCHEOLOGICO - Vincoli paesaggistici, naturalistici ed archeologici  che sembrerebbero esser venuti meno “ La cosa paradossale è che i cittadini – prosegue Talarico - sono stati chiamati a pagare 3mila euro a famiglia  per l’esproprio di quei terreni che invece si vedono sottrarre per farci una speculazione privata. Quello era un verde archeologico attrezzato ed un ufficio del comune lo aveva destinato ad area didattica all’aperto per i bambini delle scuole di Fonte Laurentina nell’ambito del progetto ‘Adotta un monumento’. Adesso il rischio – conclude il collega autore anche delle foto -  è che adesso adotteranno dei palazzoni.Ed una torre medievale che ha resistito ai barbari pirati dal X secolo d.C. rischia di soccombere di fronte ai barbari privati del giorno d’oggi”.

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