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Spinaceto: 1700 firme raccolte per abrogare i vitalizi ai consiglieri regionali

Il Circolo Burocchi di Rifondazione Comunista, commenta con entusiasmo il risultato dei banchetti referendari“si avvicinavano persone che ci dicevano, siamo di destra ma vi appoggiamo”

L’abolizione dei vitalizi ai consiglieri regionali, in tempi non sospetti,  quando il caso Fiorito non aveva ancora fatto accendere i riflettore dei media sull’Ente governato da Polverini, era stato oggetto di una campagna referendaria.

I REFERENDUM ED IL TERRITORIO. Per mesi, nel territorio del Municipio XII, soprattutto tra Tor de’ Cenci, Spinaceto e Vitinia, decine di volontari avevano organizzato banchetti,  per denunciare la decisione dell’ex Governatrice di allargare il novero degli aventi diritto alle pensioni da consigliere Regionale. Un referendum abrogativo, proposto dalla Federazione della Sinistra e rapidamente sottoscritto da moltissimi cittadini romani. “ Come circolo di Rifondazione di Spinaceto – ci informa il suo coordinatore Maurizio Messina – con i banchetti abbiamo raccolto quasi 1.700 firme per abrogare i vitalizi a consiglieri ed assessori regionali e per mantenere l’acqua pubblica. Un risultato straordinario. Per tre mesi abbiamo battuto il territorio, davanti a mercati e supermercati da Vitinia al Torrino ed ovunque la risposta della gente è stata molto positiva”.Il secondo quesito referendario, di natura differente, è stato promosso dal Comitato Romano Acqua Pubblica,  e consisteva, si perdoni il bisticcio di parole, in una proposta di legge da inoltrare alla Regione Lazio, attraverso un referendum propositivo, per spingerla verso una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico.

SIAMO DI DESTRA MA STIAMO CON VOI. “La gente che si è avvicinata ai nostri banchetti esprimeva un bisogno di pulizia e di sostegno alla difesa dei diritti acquisiti. In alcuni momenti siamo stati letteralmente sopraffatti da quanti volevano firmare – ricorda Messina - e spesso abbiamo dovuto interrompere la raccolta perché avevamo terminato i moduli. E’ stato davvero entusiasmante. Molte persone che stavano in fila per firmare ci tenevano a precisare che erano di destra, ma aggiungevano che quello che proponevamo era giusto. Ed anzi,  ci sollecitavano ad andare avanti con altri referendum, per fare finalmente piazza pulita, esortandoci all’ impegno anche per la difesa di salari e pensioni e per continuare la battaglia contro tutti i privilegi”.

UN COMITATO REFERENDARIO UNITARIO PER IL MUNICIPIO 12.  Forte del risultato ottenuto, poiché ormai le firme sono state consegnate alla Corte d’Appello, il coordinatore del Circolo Burocchi, proiettandosi sul prossimo referendum dedicato al lavoro ed al ripristino dell’Art. 18,  lancia un’idea.
“Daremo di nuovo la parola alla gente dei quartieri, facendola esprimere direttamente. Su questa nuova campagna referendaria – ci anticipa Messina -  cercheremo di formare un Comitato Unitario del 12° Municipio con le altre forze politiche e sindacali che a livello nazionale e cittadino sono promotrici con noi dei quesiti. Ma il Comitato sarà  aperto anche alle realtà associative che si muovono nel territorio” precisa il coordinatore del Circolo Burocchi, rimarcando il caratteristico allargamento alla società civile di queste ultime campagne, portate avanti attraverso lo strumento referendario.

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