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Eur Torrino / Via di Decima

Decima: la Repubblica Romana del territorio si incontra alla Roma 12

Un appuntamento, cui sono chiamati a partecipare cittadini e comitati, "per voltare pagina e riportare la sinistra nel Consiglio municipale"

Si sta per concludere la stagione, almeno per questa tornata elettorale, delle primarie municipali e comunali. Ovviamente, poiché ricordarlo non sempre è scontato, si tratta della primarie in seno al centro sinistra, per decidere quale candidato, a livello cittadino e municipale, debba competere con gli altri candidati presentati dai diversi schieramenti.

LA REPUBBLICA ROMANA NELL’EX XII - La sinistra, a Roma, come a livello territoriale, è rappresentata dalla Repubblica Romana e da quel Sandro Medici che, con la sua pluriennale esperienza di amministratore territoriale, in questo caso del Municipio X, cercherà di sovvertire i pronostici che, in questo momento, non lo danno favorito. Ma la campagna elettorale è lunga e mercoledì 3, nei locali della Roma 12, a Decima, si terrà un primo incontro per quei “cittadini e militanti della sinistra che non si rassegnano alle logiche dei tavoli romani, ai giochi di prestigio delle primarie municipali, ai candidati discutibili e invotabili imposti al territorio come unica soluzione a questi anni di degrado, di insulsi personalismi, di belle foto in posa” fa sapere, attraverso una nota,  Pino Genesio, referente territoriale per la Repubblica Romana.

LA ROTTURA COL PASSATO - La discontinuità, secondo Genenesio, è anche dettata dal fatto che “oggi chi si candida a governare è parte del problema non certo la sua soluzione. Stiamo parlando di un ceto politico che nel nostro municipio ha permesso la nascita di veri e propri mostri come Eur Roma 2, simbolo di un quartiere di luci e di specchi, di cattedrali nel deserto. E’ lo stesso ceto politico che ha dato via libera alla costruzione di interi quartieri dormitorio, privi di infrastrutture e di servizi pubblici adeguati, che ha abbandonato le sue periferie, che non ha saputo opporsi con la necessaria determinazione al degrado nel quale la destra ha condotto il territorio (il caso dei filobus di Eur spa con l’arresto dell’amministratore Riccardo Mancini è solo l’ultimo di questi esempi).

PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE - L’appuntamento di domani, tuttavia, pare inserirsi in un solco già scavato. “Noi crediamo che vada dato un taglio netto non solo a certi legami, ma al modo di far politica basato sulle clientele e sulle lobby affaristiche, che si è consolidato negli anni (non solo gli ultimi)  - ricorda Maurizio Messina, coordinatore del Circolo Burocchi di PRC- e per questo abbiamo avviato da tempo un lavoro certosino di costruzione di idee per un altro municipio, basato sulla partecipazione attiva della cittadinanza alla vita pubblica e alle decisioni che vengono prese in sede di consiglio, articolato in proposte che vanno nella direzione di rendere i nostri quartieri vivibili, a misura di persona, con servizi pubblici efficienti”.

LA PIATTAFORMA PROGRAMMATICA - In altre occasioni, anche presentando le proposte di Cambiare Si Può, Messina aveva dato spazio alle istanze ed alla partecipazione dal basso del mondo associativo. “Noi abbiamo imparato anche dai nostri errori passati e nel nostro percorso – ricorda sempre il coordinatore del circolo di Spiaceto -  abbiamo coinvolto comitati ed associazioni ed abbiamo dato vita ad una piattaforma programmatica che raccoglie organicamente idee, contributi, proposte concrete. Una piattaforma che va oltre le prossime elezioni, ma che nella scadenza elettorale dovrà trovare i giusti interpreti, che sappiano portare anche nelle aule municipali le molte voci che l’hanno preparata e condivisa.

LE IDEE PRIMA DEI CANDIDATI - Riteniamo quindi che la sinistra nel nostro municipio debba avere un candidato di punta che provenga dall’esperienza e dal lavoro quotidiano nelle esperienze di base: dai comitati alle associazioni, che fortunatamente non mancano nei nostri territori, e che sia parte integrante del lavoro sulla piattaforma programmatica. Però – conclude Messina –  prima le proposte, poi le candidature, se vogliamo davvero essere portatori di cambiamento”.

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