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Sabato, 20 Aprile 2024
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Autostrada Roma-Latina, Alunni: “Sarà una devastazione, ma non molleremo”

Pubblicata nella GU la delibera del CIPE sulla Roma Latina e le Bretella, il Comitato non si arrende:“Stiamo preparando il ricorso al TAR. E poi un presidio permanente. Lo diciamo sin da ora: noi non molleremo”

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del CIPE è ormai un dato di fatto. Costi e modalità per realizzare l’autostrada a pedaggio Roma Latina, e le due bretelle, sono stati messi nero su bianco. Ma non c’è sorpresa, tra i cittadini contrari all’opera. Ma soprattutto non c’è rassegnazione.

TANTE CONTRADDIZIONI - “Sapevamo che i tempi erano questi e che entro il 31 dicembre la delibera sarebbe stata pubblicata in GU. Se non lo avessero fatto, avrebbero infatti perso i finanziamenti, che sarebbero andati per altre opere non concluse” ci spiega Gualtiero Alunni. Una vita dedicata a difendere migliaia di ettari di verde e colture, dalla realizzazione di un’opera voluta da Stato e Regione Lazio. Non siamo stati sorpresi dalla pubblicazione, però siamo abbastanza sconcertati per quello che abbiamo letto. Ci sono contraddizioni enormi. Gli chiediamo alcune esemplificazioni. “Beh, non c’è un VIA sul tratto tra Tor de’ Cenci e Fiumicino. Il precedente era del 2004, ma non hanno ritenuto utile fare un’altra valutazione d’impatto ambientale. Nel 2004, però, non esisteva il quartiere di Torrino Mezzocammino. Ed è abbastanza incredibile che non si voglia considerare l’impatto su una comunità intera”.

MULTE IN ARRIVO - “Poi non c’è stato il parere della Riserva del Litorale Romano e quindi, hanno ritenuto che valesse la formula del silenzio assenso. Inoltre ci sono pagine e pagine di prescrizioni, che però incredibilmente non si trasformano mai in pareri negativi. Roma Natura è rimasta in silenzio sulla devastazione prossima del Parco di Decima Malafede, passando la palla alla politica. Ed in quel caso un bosco importantissimo verrà letteralmente sventrato. E saremo costretti – anticipa Alunni – a pagare le multe salate della Comunità Europea”.

UN DESERTO D'ASFALTO - Ma ci sono anche altre ragioni per essere indignati. “L’intervento complessivo è stato spacchettato in tre parti. Quindi non c’è un'unica valutazione d’impatto ambientale né un solo studio trasportistico. Quest’ultimo poi, per la bretella Cisterna Valmontone non è neppure stato fatto. Stanno sottovalutando i danni che arrecheranno. Qualcuno dice che creerà occupazione. Certo – prosegue Alunni – ma quanti operai saranno impiegati? E per quanto tempo? Una volta finita l’opera e chiusi i cantieri, ci saranno migliaia di aziende agricole in ginocchio. Avranno creato un deserto d’asfalto: un danno irreparabile”.

UNA BEFFA DRAMMATICA - Verrebbe da chiedersi chi trarrà vantaggio da quest’opera. “Abbiamo calcolato, studiando le tariffe autostradali ed escludendo l’inflazione, che per percorrere la Pontina ogni pendolare dovrà spendere 1720 euro all’anno. Ovvero 144 euro al mese. E non calcoliamo quelli che dovranno prendere pure la bretella . Ma sai una cosa – continua Alunni – c’è una beffa ancora più grande e drammatica. Oggi sulla Pontina circolano, nelle ore di punta, 2500 auto. Secondo studi trasportistici che hanno fatto loro, sulla Roma Latina i mezzi arriveranno ad essere 4400”. In sostanza, secondo quanto ci ha spiegato Gualtiero Alunni, ci saranno più auto. Il paesaggio sarà devastato. Ed il comparto agricolo  sarà duramente messa alla prova. Tutto questo, per ottenere un’autostrada a pagamento.

RICORSO AUTOFINANZIAMENTO E PRESIDIO - Un quadro che definire a tinte fosche, non rende l’idea. “Abbiamo in mente delle contromosse” ci fa sapere il portavoce del Comitato No Corridoio. “Faremo un ricorso al TAR, anche se noi pensiamo che, se l’illegalità diventa legge, bisogna resistere. In ogni caso non abbiamo mai lasciato nulla di intentato e di conseguenza faremo anche il ricorso al TAR. Costerà 6000 euro solo presentarlo. Na volta pagato l’avvocato, arriviamo facilmente a 10mila. Lo affronteremo grazie all’autofinanziamento. Ci organizzeremo in banchetti ed in questi giorni andrò ad aprire un conto alla Banca Etica, che abbiamo scelto perché ci sembra coerente rispetto ai nostri valori. Stiamo facendo degli incontri  e venerdì faremo un incontro per indicare le linee guida con cui affrontare il ricorso. Se lo perderemo – aggiunge Alunni – realizzeremo un presidio permanente, al quale stiamo già lavorando. Ed allora vedremo quante persone, ma anche quali istituzioni e associazioni avranno la volontà di stare insieme a noi a sbarrare la strada. Comunque sia – conclude il portavoce del Comitato No Corridoio – noi  lo diciamo sin da ora: non molleremo mai”.

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