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Spinaceto Tor de' Cenci / Via Santi Savarino

Spinaceto, a scuola con i topi: il Municipio IX sapeva già tutto?

Il mancato intervento di derattizzazione, le richieste inascoltate dei genitori e la proposta respinta dall'opposizione: la presenza dei topi alla Santi Savarino si arricchisce di nuovi elementi. Assessore Antonini: "Il Dirigente scolastico doveva avvisare assessorati competenti"

La presenza di topi all’interno degli istituti scolastici, all’inizio dell’anno, ha rappresentato un problema diffuso. Oltre ai casi più eclatanti, che hanno portato alla sospensione della didattica, a soffrire dello stesso disagio c’era anche una materna di Spinaceto: il plesso Rosalba Carriera dell’IC Santi Savarino. Nell'edificio, il problema si è trascinato per mesi, senza l’intervento atteso. I genitori ora puntano il dito verso le  presunte responsabilità istituzionali. Secondo la maggioranza le comunicazioni non sono arrivate a destinazione.  Ma per l'opposizione la vicenda è andata diversamente.

LA RICHIESTA INASCOLTATA - “Rispetto al grave problema dei topi nelle scuole del Municipio compresa la Santi Savarino, la maggioranza a cinque stelle ne era informata almeno dal 13 ottobre scorso quando respinse una  mozione che mirava a realizzare, laddove necessari, gli interventi di deratizzazione e gli altri complementari in molte scuole, compresa appunto la Santi Savarino - dichiara Alessandro Lepidini, Consigliere PD al IX Municipio -  L’argomento principale usato allora dal governo del Municipio per respingere il nostro ordine del giorno fu che sarebbe stata avviata una complessiva azione di monitoraggio su tutte le scuole del Municipio; ora però da alcune dichiarazioni di stampa sembrerebbe che nessuno sapesse nulla ma questa amnesia non fa i conti con il voto dei 5 stelle nel consiglio del 13 Ottobre”.   

I CONTROLLI - Il monitoraggio cui il Consigliere democratico fa riferimento, era stato annunciato dall'Assessore all'ambiente Marco Antonini. Oggi l'Assessore chiarisce ulteriomente l'iniziativa assunta lo scorso autunno. " All’inizio dell'anno scolastico, ho inviato una lettera ai dirigenti scolastici a firma mia e dell’assessore alla scuola, in cui raccomandavo alcune semplici norme per evitare la presenza di specie problematiche, nonché la procedura da seguire in caso fosse stata rilevata la presenza di tali specie - spiega Antonini -  Molte scuole hanno rispettato quello che era stato indicato nella lettera, qualcuna a quanto pare no, segnalando a soggetti impropri quali asl, ufficio tecnico con conseguente mancato intervento".

L'ITER DA SEGUIRE - Dunque la mancata comunicazione del dirigente scolastico agli organi indicati nella circolare, potrebbe essere alla base del mancato intervento. In sostanza, l'aver seguito una procedura differente da quella indicata dal Municipio XI, avrebbe generato un corto circuito nelle informazioni diffuse. "La procedura - torna a spiegare Antonini - è molto efficiente e prevede che siamo noi ad inoltrare al dipartimento la segnalazione. Appena ricevuta il dipartimento invia un biologo specializzato che identifica la specie, la densità, i fattori predisponenti l’infestazione e pianifica l’intervento, che potrà essere molto diverso a seconda dei casi, dando oi ordine all’uffici specializzato di AMA per l’esecuzione. E’ un meccanismo ben collaudato ed efficiente, che permette di debellare i roditori, evitando al contempo rischi per i bambini". A condizione che le informazioni seguano l'iter indicato dall'amministrazione. Il caso della Rosalba Carriera mostra che, probabilmente, questo meccanismo non sia ancora perfettamente oliato.

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