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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tor de’ Cenci e Spinaceto: oltre 20 anni di promesse disattese

Un manifesto elettorale risalente al dicembre del 1995, annunciava la diramazione della Roma Lido da Tor di Valle fino a Tor de’ Cenci. Dieci anni dopo fu il turno del Filobus. Trent'anni fa, invece, si parlava della metropolitana

Il problema della mobilità è di gran lunga il disagio più avvertito dai residenti di Spinaceto e Tor de’ Cenci. Lo sanno gli abitanti e probabilmente lo hanno capito molto bene anche gli amministratori. Durante l’ultimo incontro che il CdQ ha organizzato tra il Presidente Santoro ed i residenti, c’è stato chi ha ricordato come trentacinque anni fa, durante l’edificazione del quadrante, si fosse fatto riferimento addirittura al prolungamento della linea metropolitana.

IL METRO' NATALIZIO - La linea B doveva superare  l’EUR  ed oltrepassando il Raccordo avrebbe dovuto raggiungere Spinaceto.  Magara, avrebbe detto mister Mazzone, usando un rafforzativo mutuato dal dialetto romanesco. Ed infatti quello della metro, rappresenta tuttora  il  classico sogno nel cassetto per moltissimi residenti. Destinato a rimanere tale. Nel 1995 però, sotto l’albero di Natale, gli oltre 55mila abitanti che vivono nel quadrante (quasi un terzo della popolazione municipale) trovarono un bel regalo. Non era l’agognata metropolitana, bensì “il metrò”, ovvero il prolungamento della linea Roma Lido. Sotto l’abete natalizio c’erano ben 240 miliardi di vecchie lire stanziati dal CIPE, che sarebbero serviti a realizzare quattro stazioni. Una delle quali a Tor de’ Cenci.

ARRIVA IL FILOBUS - Nel frattempo il quadrante si è ulteriormente popolato. E le auto incolonnate di prima mattina sulla  Pontina e sulla Colombo sono aumentate. Il metrò rimase nei discorsi e nei manifesti istituzionali. Ma per fortuna arrivò il sogno del Filobus. Molto più moderno. Doveva essere una monorotaia. Poi una tranvia. Si trovarono  anche i finanziamenti. Tanti finanziamenti arrivati dall’Europa. Il progetto si modificò. Perché fare solo un corridoio della mobilità? Meglio due. Il primo, Eur- Tor de’ Cenci, non vide mai la luce. Il secondo, tra presunte tangenti e ritardi di varia natura, è ancora in fase di realizzazione. Riguarda  comunque l’asse Laurentino, con buona pace di chi aveva immaginato un filobus pure su viale Caduti per la Resistenza.

LA STAZIONE A TORRINO MEZZOCAMMINO - Cosa rimane agli abitanti di Tor de’ Cenci e Spinaceto? Il sogno di raggiungere il Torrino Mezzocammino, un quartiere di 8mila abitanti nel quale verrà realizzato l’agognato prolungamento della Roma Lido. Forse, perché le notizie al riguardo sono risultate spesso poche, per ammissione dello stesso Presidente Santoro. Cosa resta ancora? Migliaia di ore in macchina, o sul bus, rigorosamente incolonnati nel traffico. “Chissà cosa ne penserebbe oggi Nanni Moretti  - scherza Gabriele Basso del CdQ – se tornasse dalla nostre parti”. Davvero Nanni pensavi peggio, davvero?

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