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Torrino Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma: consegnato al Sindaco un appello contro la cementificazione

Il Comitato "Difendiamo Tor di Valle dal cemento" ha presentato un appello al Sindaco ed una lettera aperta all'Assemblea Capitolina. Nel documento vengono esposte le forti perplessità sull'operazione complessiva

La votazione sulla pubblica utilità del cosiddetto “Stadio della Roma”, è stata rimandata a giovedì. La seduta però è stata utile agli attivisti del Comitato Difendiamo Tor di valle dal Cemento, per raggiungere il Sindaco ed i Consiglieri capitolini. Ai quali è stata presentata una lettera aperta.

L'IMPATTO SUL TERRITORIO - Nel documento il Comitato ha messo in fila tutte le ragioni che hanno reso i suoi aderenti, contrari all’operazione complessiva. “L'impatto sui quartieri di Torrino e Decima sarebbe pesantissimo - hanno detto al primo cittadino i rappresentanti del Comitato - poichè verrebbe generato non solo dallo stadio ma soprattutto dalla cementificazione che ne accompagna la realizzazione”.

IL NODO DELLA MOBILITA' - Le preoccupazioni dei residenti, da tempo si accompagnano alle conseguenze che l'investimento urbanistico, potrebbe comportare sul versante viario e trasportistico. La realizzazione di un milione di metri cubi infatti, prevede anche lo spostamento di molte persone che, per andare allo stadio ma soprattutto per recarsi nei futuri uffici, dovranno percorrere strade od utilizzare trasporti pubblici. “ In noi permangono tanti dubbi relativi all'impatto sulla mobilità, in quel quadrante già al collasso” sottolineano i cittadini, che aggiungono altre criticità, in merito ad esempio “al problema urbanistico, legato ad una nuova centralità che verrebbe realizzata senza alcuna attribuzione da parte del PRG”.

LE ALTRE CRITICITA' - Ma i dubbi elencati dagli aderenti al Comitato, riguardando anche “la  proprietà dei terreni, che al momento vede gravare una diffida sulla testa dell'amministrazione comunale affinché la delibera non sia votata”. Si sono poi evidenziati “ gli sproporzionati extraprofitti che il proponente potrebbe ottenere, sui quali sono stati presentati tre esposti in Procura. Per non dire del problema della scelta dell'area, un'ansa del fiume Tevere classificata ad alto rischio idrogeologico dall'autorità di bacino, quando la città offre spazi ben più adatti”. Il comitato ha avanzato anche un’alternativa, “per ospitare uno stadio, pensiamo sia più adatta l'area della "Città dello sport" di Tor Vergata. Certo, riconoscono infine sono  evidentemente meno adatti  se si vuole realizzare una speculazione edilizia”.

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