rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Torrino Torrino / Via delle Costellazioni

"Mai più Chernobyl": il Torrino rinnova la solidarietà ai giovani bielorussi

Tredicesima edizione del progetto che, dal 2002, ha consentito a 200 ragazzi bielorussi di godersi una vacanza terapeutica in Italia. Alla riuscita dell'iniziativa, ha contribuito un'intero territorio

Il 26 aprile del 1986 è una data che ha cambiato la vita di molte persone. A Chernobyl, cittadina ucraina distante una quindicina di chilometri dal confine bielorusso, un test di sicurezza affettuato su un reattore andò male. Le conseguenze di quell'operazione sono tristemente note.

LA VACANZA TERAPEUTICA - Per evitare il ripetersi di sciagure come quella accaduta a Chernobyl, ci sono realtà come l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che spingono sul tasto della dismissione delle centrali nucleari. Ma ci sono anche altre realtà che, agendo sul piano della solidarietà, si mettono a disposizione delle persone che potrebbero ancor oggi esser vittima delle radiazioni. Al Torrino, ormai da 13 anni, c'è chi si occupa infatti di ospitare i giovani provenienti dalla Bielorussa. "Finora abbiamo accolto circa 200 di loro – ci spiega uno dei volontari dell'Associazione C.E.U. – donandogli una vacanza terapeutica. Durante questo soggiorno vengono assistiti e seguiti dai nostri volontari H24 nella struttura scolastica Costellazioni" in zona Torrino.

LA IODOTERAPIA - Il mese che questi giovani passano in Italia, quest'anno dal 15 giugno al 15 luglio, prevede un calendario fitto di appuntamenti. "Appena arrivano vengono sottoposti ad un completo check sanitario all'ospedale Grassi di Ostia. In quel periodo programmiamo la quotidiana frequentazione al mare, per la iodioterapia, con la magnifica ospitalità dello stabilimento La Playa". Ma non c'è solo il mare ad attendere questi  ragazzi.  I 45 volontari del C.E.U. facendo leva sul sostegno di una nuova generazione di giovani e adolescenti, si occupano infatti di rendere il loro soggiorno il più piacevole possibile.

LA COMUNITA' SOLIDALE - Pertanto sono previste visite guidate in città, passeggiate e soggiorni in montagna e tante altre attività ludico ricreative, tra parchi acquatici, visite su open bus dell'Atac e gite al porto di Cerveteri sulle navi della Guardia Costiera. Perchè questo mese trascorra in maniera piacevole, si mette a disposizione un'intera comunità che, grazie al supporto di molti partner istituzionali e privati, permette  al Progetto "Mai più Chernobyl " di restare in vita.  "La novità di quest'anno  - ci spiega Pino Genesio, volontario del C.E.U. - è stata l'adozione da parte di due classi delle Scuole Medie del Torrino e di Dragona , che hanno organizzato eventi e spettacoli durante l'anno scolastico al fine di raccogliere fondi e di pubblicizzare il nostro progetto". Dunque è anche merito di questi studenti se, alcuni loro coetanei, hanno potuto trascorrere una vacanza terapeutica.

LA GOCCIA SOLIDALE - A distanza di 29 anni, le iniziative come quella del C.E.U. continuano ad essere preziose. "Il disastro si sta consumando adesso. Le lesioni sul sarcofago - messo intorno al reattore numero 4 - si stanno sempre più allargando disperdendo scorie nucleari - ci spiega Pino Genesio, che aggiunge - per la nostra rete di volontari, la soddisfazione di contribuire ad organizzare iniziative come queste, sta nel pensare di poter contribuire un minimo alle aspettative di vita dei nostri piccoli ospiti. Anche se, mi rendo conto -  conclude il cittadino - è una goccia in un oceano".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Mai più Chernobyl": il Torrino rinnova la solidarietà ai giovani bielorussi

RomaToday è in caricamento