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Torrino Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma 2.0: la Conferenza dei servizi è nel mirino dei comitati

I comitati attendono scettici gli esiti della Conferenza dei servizi

La nuova Conferenza dei servizi che si è aperta sullo stadio della Roma ha un compito difficile. Deve sbrogliare la matassa, dipanare i nodi di una trama complessa. Dove ci sono criticità all'apparenza insuperabili. Se l'obiettivo è quello di fare il nuovo stadio, allora questa nuova Conferenza dei servizi ha un compito davvero delicato. Licenziare un progetto che  non sia in grado solo di superare le difficoltà emerse. Dovrà infatti  convicere, in primis associazioni, comitati, cittadini.

Le obiezioni di Italia Nostra

Per Italia Nostra, vinta la battaglia contro i grattacieli, restano pesanti criticità. La fascia di rispetto paesaggistico del fiume Tevere ad esempio, vale a dire 150 metri di inedificabilità totale. E non solo. Ci sono anche le indagini archeologiche ed idrogeologiche da fare "prima di aprire i cantieri". Ma non è l'unica realtà a sollevare delle perplessità. L'Osservatorio dello stadio sulla Roma, la rete di comitati di quartiere che seguono con attenzione il progetto di Tor di Valle, non ha smesso di interessarsene. 

Il potenziamento della Roma Lido

Il vulnus resta l'assenza del ponte di Traiano. Per l'Osservatorio è il vero tallone d'Achille, ma non l'unico. Anche sulla Roma Lido ci sono delle forti perplessità. "Aver chiesto 45 milioni di euro al proponente, senza vincolarlo all'acquisto dei treni, è un rischio". Il timore è che, incamerata la somma, il Campidoglio possa poi utilizzarla per qualche altra voce di bilancio. L'altro timore è che semplicemente si impieghi meno tempo a costruire lo stadio ed il resto delle opere, che ad acquistare nuove vetture.

Un progetto che deve convicere

Il Comitato di Quartiere del Torrino Decima, il quadrante più coinvolto dall'operazione, resta alla finestra. Le critiche di questi cittadini sono state severe e circostranziate nel tempo. D'altra parte ci sono questioni, come quello della vicina presenza e della difficile convivenza col depuratore di Tor di Valle, che sembrano insuperabili. Ma anche volendovi prescindere, "finchè non vengono affrontati i temi spinosi, come la viabilità, l'impatto idrogeologico, il vincolo sulla tribuna di Lafuente e la cancellazione del ponte di Traiano, c'è poco da dire". Il compito della Conferenza dei servizi sarà quindi quello di valutare le soluzioni trovate per queste non poche criticità. E dovranno essere anche convicenti. Almeno quanto lo erano quelle del precedente progetto.

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