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Torrino Torrino / Via Ostiense

Stadio della Roma, il Municipio IX delega il Comune: "Verifichi se c’è interesse pubblico"

La maggioranza del M5s non si pronuncia sul pubblico interesse dello stadio e rimanda la decisione al Comune. Il PD va all'attacco ma i cittadini rispondono

A poche ore dall’inizio della Conferenza dei servizi, il Consiglio del Municipio IX è tornato a confrontarsi sulla questione dello stadio. Lo ha fatto riprendendo un tema che nella vicenda risulta dirimente: la pubblica utilità. Ma, a distanza di due anni, le posizioni in campo sono cambiate.

IL PRECEDENTE - Nel 2014 furono soltanto tre i consiglieri ad esprimersi contro l’opera. Due erano del Movimento Cinque Stelle, l’altro di lì a poco sarebbe confluito nella lista Noi con Salvini. La maggioranza dell'allora Presidente Santoro, davanti a decine di cittadini, votò in maniera compatta. Non mancarano le proteste, che tuttavia servirono a ben poco. Il Municipio chiuse infatti l’operazione incassando il benestare sia del centrosinistra che di gran parte del centrodestra. A distanza di due anni, cambiata la guida cittadina, si sono modificate anche le posizioni in campo.  Adesso è il Partito Democratico che incalza i Cinque Stelle, chiedendo ai pentastellati di negare il pubblico interesse. I Pentastellati invece, preferiscono passare la palla al Comune. Nel documento votato in Aula infatti, il Municipio IX si limita a demandare a Roma Capitale la verifica della “sussistenza o meno dei presupposti per la dichiarazione di pubblico interesse”.

IL SILENZIO DEI CINQUE STELLE - “Trovo che sia sconcertante che non abbiano votato gli emendamenti che avevamo presentato sulla non sussistenza del pubblico interesse – tuona il Consigliere Democratico Alessandro Lepidini - così facendo, alla vigilia della Conferenza dei Servizi, hanno cancellato qualsiasi ruolo politico dell’Ente di prossimità. E con questo, addio alla possibilità di poter incidere da parte del nostro Municipio”.  Il Presidente D’Innocenti, che avrà il compito di chiedere agli assessori capitolini di verificare l’esistenza o meno del pubblico interesse, ha scelto di non commentare la decisione. Eppure, fa notare Lepidini “Il documento che avevamo inizialmente discusso in Commissione, prima di tornare in Aula, è stato depotenziato dalla Giunta. Per questo avevamo presentato i nostri emendamenti”.

LA SODDISFAZIONE - Alla votazione hanno partecipato anche i cittadini che, per conto di varie realtà territoriali, hanno seguito la vicenda legata allo stadio. “Come Comitato Salviamo Tor di Valle dal Cemento ci reputiamo soddisfatti per il documento che è stato licenziato – premette Massimo Sabbatini –  tuttavia pensiamo che potesse essere più incisivo. Nel testo, dopo aver elencato una serie di criticità legate al progetto, ci si limita a chiedere al Comune di verificare la sussitenza del pubblico interesse. Su questo – sottolinea il cittadino –si poteva prendere una decisione politica, contro il pubbico interesse”. Il M5s invece si è limitato a rimandare la palla nella metà campo capitolina.

LE COMPETENZE E LA POLITICA - “Qualcuno ha detto che non è di competenza del Municipio. Non lo era neppure l'autostrada Roma Latina - sottolinea Lepidini - ciò nonostante la scorsa settimana tutto il Consiglio Municipale ha espresso  la propria contrarietà ". Tuttavia, nemmeno la posizione che i Democratici hanno tenuto sulla vicenda, risulta immune dalle critiche. “In aula abbiamo assistito ad una situazione paradossale  – ricorda Massimo Sabbatini, già candidato alla Presidenza del Municipio con Sinistra Italiana  –  Abbiamo visto infatti che Lepidini, che due anni fa si era limitato a non votarla, è contrario all'opera. Santoro addirittura, che oggi dice non esservi più il pubblico interesse – ricorda l' esponente del Comitato Salviamo Tor di Valle – nel 2014 ne aveva caldeggiato il riconoscimento. Peccato che all'epoca non abbia dato retta a noi - conclude Sabbatini - si sarebbero risparmiati due anni di lavoro”.

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