rotate-mobile
Torrino Tor di Valle / Via Ostiense

Tor di Valle a rischio idrogeologico: il Ministero frena sullo stadio della Roma

Rispondendo ad un'interrogazione parlamentare, il Ministero dell'Ambiente ha affermato la necessità di approfondire il tema, ben noto nel territorio. Emblematico è il caso del quartiere di Decima

Tor di Valle si trova sull'ansa del Tevere. Alcuni cittadini lo sanno bene, soprattutto quanti vivono nel limitrofe quartiere di Decima. Altri lo hanno provato a ricordare nel corso degli ultimi anni. Da quando cioè, si è deciso di realizzare in zona lo stadio della Roma e le torri di Libeskind.

NECESSARI ESAMI - I timori espressi da alcuni cittadini, trovano ora una sponda istituzionale. "Anche il Ministero dell'Ambiente riconosce che l'area dove realizzare lo stadio della Roma, all'interno della pianura alluvionale del Tevere, pone la necessità di approfonditi esami sulle ricadute sul sistema idrogeologico" scrive in una nota il deputato di SEL Filiberto Zaratti. Il tema è stato infatti riproposto a livello nazionale. I deputati del partito di Vendola,  sono tornati sulla questione, prentendo un'interrogazione al Ministero dell'Ambiente.

RISCHIO IDRAULICO - "L'indicazione - spiega Zaratti nella nota -  viene direttamente dall'Autorità di Bacino del Fiume Tevere che, nell'aggiornamento del Piano Assetto Idrogeologico, evidenza due situazioni di criticità per l'area: rischio idraulico e rischio potenziale per deflusso e accumulo idrico. I timori espressi fin dall'inizio della vicenda Stadio della Roma, sono purtroppo confermati. Quell'area è inidonea alla realizzazione di un intervento per circa 1 milione di mc di nuova edificazione, che per oltre l'80% riguardano destinazioni d'uso totalmente estranee all'impianto, a riprova - conclude l'esponente di Sel - che si sta sfruttando la passione per uno sport popolare come il calcio, per realizzare una speculazione immobiliare che altrimenti non sarebbe stata possibile".

FIUMI E CEMENTO - Non occorreva una laurea in geologia per capire ciò che era evidente sin dall'inizio – premette Massimo Sabbatini, del Comitato Salviamo Tor di Valle dal cemento – siamo in presenza di un'area golenale di un fiume. Abbiamo visto disastri con morti, perchè si è andato a costruire nell'alveo di semplici torrenti. Ed in questo caso, si vuol portare un milione di metri cubi di cemento a ridosso d'un fiume. Per non parlare poi del fatto che, con gli ettari di cemento previsti, s'impedisce anche all'acqua di essere assorbita dal terreno".

IL CASO DI DECIMA - Ci sono esperienze molto concrete, che nel territorio municipale, vengono evocate. "Per i suoi 50, tra le varie iniziative che si sono svolte a Decima, c'è stata una mostra fotografica – riprende il racconto Sabbatini – c'erano diverse immagini del quartiere finito sott'acqua. Con le auto sommerse fino a metà sportello: non per niente Decima, è costruita su delle palafitte". Dunque, il problema nel territorio è noto.Adesso però, è stato  formalizzato anche a livello istituzionale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tor di Valle a rischio idrogeologico: il Ministero frena sullo stadio della Roma

RomaToday è in caricamento