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Torrino Mezzocammino: tutti i problemi che degradano il quartiere

Il quartiere deve affrontare questioni importanti: dal verde pubblico alla mobilità, senza dimenticare la bretella ed il teleriscaldamento

I primi appartamenti consegnati a TorrinoMezzocammino hanno meno di 6 anni. In poco tempo, il quartiere è cresciuto. E crescerà ancora. Secondo alcune stime arriverà a 15mila abitanti, ma già oggi la sua popolazione dovrebbe attestarsi intorno agli 8mila. Torrino Mezzocammino è quindi un quartiere di recente edificazione.

L'INCONTRO IN MUNICIPIO - Eppure, già deve affrontare questioni importanti. Alcune di queste, sono state esposte nel corso di un recente incontro che ha visto protagonista il Presidente Andrea Santoro ed una delegazione del CdQ. “Ci siamo recati in municipio per incontrare il Presidente Santoro e per ottenere un riconoscimento formale della nostra esistenza, come Comitato di Quartiere” ci fa sapere il suo Presidente, Massimiliano Miotti.  “Gli abbiamo inoltre elencato alcune delle questioni più spinose che ci riguardano ed il Presidente  ha proposto di fare un’assemblea pubblica, in cui tornare ad affrontarle insieme alla sua Giunta”.

LA BRETELLA - Tra gli argomenti affrontati, ce ne sono alcuni che agli abitanti del quartiere stanno particolarmente a cuore. “Ci sono tre o quattro questioni – ci ha spiegato Miotti – che minacciano il valore dei nostri immobili. Una di queste, senz’altro è rappresentato dalla Bretella. Avrebbe un impatto devastante sul territorio, dal punto di vista dell’inquinamento acustico e di quello atmosferico. Il quartiere già si trova compreso tra quattro strade: l’Ostiense, la Colombo, il GRA e via di Mezzocammino”. Tutte a grande scorrimento, tranne l’ultima. In ogni caso, con il raccordo Tor de’ Cenci A12, le cose andrebbero a peggiorare sostanzialmente.

LE AREE VERDI - “Poi c’è il problema dei parchi, che sono molto belli ed impreziosiscono il quartiere. Ma qui entra il gioco il discorso della manutenzione. Se dal Consorzio saranno ceduti al Comune, c’è il rischio che divengano vittime di un degrado progressivo. Inoltre c’è la questione del grande parco centrale, quello che si prevedeva dovesse divenire un Punto Verde Qualità. Nel progetto doveva ospitare un laghetto, un campo da golf, ed ovviamente un’importante area verde. Per ora però – ha chiarito Miotti –c’è solo un grosso buco”.

I TRASPORTI PUBBLICI - “Altri elementi che influiscono in negativo sui valori immobiliari, sono i trasporti. Noi abbiamo una sola linea ATAC, abbastanza soddisfacente ma migliorabile. Come CdQ chiediamo che il capolinea del 778, oggi in via di Val Fiorita, zona Eur Magliana, possa raggiungere Piazzale dell’Agricoltura. Questo consentirebbe ai nostri abintati di arrivare più agevolmente all’Eur. Ma anche di utilizzare il nodo di scambio, con le altre linee TPL che vanno al centro, partendo da piazzale dell’Agricoltura” ragiona il Presidente del CdQ.

IL TELERISCALDAMENTO - Infine c’è una questione che da tempo, se non abbassa il valore degli immobili, rappresenta senz’altro un costo: il teleriscaldamento. “Abbiamo un problema serio,  dal punto di vista dell’onerosità del servizio, in quanto esiste una quota di dispersione che ACEA ci fa pagare e questo ha un peso enorme. Anche perché, quando vennero venduti gli appartamenti, il servizio offerto era stato presentato come più conveniente rispetto a quello tradizionale. Ma così non è stato”. Ed anche questo, ovviamente, contribuisce allo scontento dei residenti d’ uno dei quartieri più cari del Municipio IX.  Che evidentemente a cinque o sei anni di distanza dalla consegna dei primi appartamenti, si aspettavano qualcosa di diverso.

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