EUR: Tre Fontane senza Rugby?
Nessun accordo tra le società interessate alla gestione dell'impianto ed a breve Coni Servizi indirà un bando di gara prima di lasciare la gestione a Roma Capitale. A rischio esclusione il rugby
Dopo la scomparsa della storica Roma Rugby Roma Olympic 1930, 80 anni di storia e cinque scudetti, il destino della palla ovale capitolina, sembra sempre più cupo.
Non è infatti stato raggiunto l’accordo tra la Nuova Rugby Roma e la Rugby e Altro, interessate a riportare la disciplina del “6 Nazioni” nell’impianto del Tre Fontane.
Si è trattato con molta probabilità dell’ ultimo tentativo offerto dal CONI SERVIZI, dopo i laboriosi incontri dell’ultima estate, di arrivare ad una rapida soluzione della vicenda. Purtroppo, l’assenza della Rugby e Altro, convocata per siglare un accordo notarile che avrebbe consentito, grazie alla fusione con l’altra realtà, di pervenire ad un’unica società sportiva, ha compromesso l’esito della trattativa.
Ad oggi, la Nuova Rugby Roma conta un gruppo di 250 atleti, iscritti nei campionati giovanili sino all’ under 20. e costretti ad allenarsi nel campo da gioco di Villa Pamphili. L'attività agonistica viene garantita grazie al fondamentale sostegno di un'altra importante realtà del rugby capitolino, l'Arvalia Villa Pamphili Rugby che presso i suoi campi ospita gli allenamenti degli atleti della Nuova Rugby.
“Da ex rugbista, non vedere più quei campi pullulare di persone e tifosi che vivono la palla ovale come una ragione di vita, è motivo di profonda tristezza – aveva recentemente riconosciuto, in un’intervista esclusiva – Pietrangelo Massaro, consigliere PdL e Presidente della Commissione Sport nel Municipio XII.
Entro l’estate il CONI SERVIZI lascerà la gestione dell’impianto a Roma Capitale, ma solo dopo aver perfezionato un bando pubblico, che verrà indetto a giorni, attraverso cui si procederà all’assegnazione dell’impianto al privato che abbia i mezzi per gestirlo.
Ma non è assolutamente garantito che sia una delle due società a riuscirvi.
