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Eur Laurentina / Via di Trigoria

Trigoria, le aree verdi restano degradate: "Facciamo meno bandi e più assegnazioni dirette"

Contro lo stato di abbandono che caratterizza la quasi totalità della aree verdi di Trigoria, proposta una ricetta dirompente. Pasetti (Lista Marchini): "Servono più essegnazioni a comitati ed assocazioni disposte a manutenerle"

Le aree verdi di Trigoria, nella maggior parte dei casi, versano in condizioni di preoccupante abbandono. I problemi si trascinano anno dopo anno. Senza che nessuna amministrazione, finora, sia riuscita a risolverli. Così non è raro trovare cumuli d'immondizia, erba alta e soprattutto arredi devastati in quelli che, viceversa, dovevano rappresentare spazi deputati alla socialità del quartiere.

SPAZI PUBBLICI CARENTI - "Trigoria non ha un centro di ritrovo che non sia la Parrocchia, tranne il parchetto di Via Giuffrè o il centro anziani destinato solo appunto agli anziani – ricorda Laura Pasetti, Presidente di Laurentes e candidata con la Lista Marchini al Consiglio del Municipio IX – qui non abbiamo nè una piazza e neppure un un circolo decente. Ma questo non potrà continuare, in nessun caso. Dobbiamo chiedere le aree verdi e valorizzarle". La fotografia dell'esistente è impietosa. "I residenti li chiamano amorevolmente parchi, ma in realtà si presentano come pezzi di terra incolta, con cancelli talvolta divelti, giochi mancanti o distrutti, sporchi e maleodoranti" spiega Pasetti.

LA PROPOSTA - A quelle latitudini, nel cuore dell'Agro romano meridionale, l'assenza del Servizio Giardini si fa notare. A fronte dell'incapacità dell'amministrazione di garantire il risultato sperato, arriva una proposta dirompente. "Dobbiamo puntare meno sui bandi e di più sugli affidi diretti, rivolti ad associazioni, comitati e cittadini del quartiere che vogliano mettersi a disposizione per riqualificare le aree verdi. E riqualificare – chiarisce la candidata della Lista Marchini – vuol dire attrezzarle con punti di ristoro, ripristino degli spalti e delle tettoie ove ancora esistenti e dei giochi per i bambini. Significa realizzare programmi culturali, di intrattenimento e di formazione per i giovani. Ma vuol dire anche – conclude Pasetti – garantire la chiusura e l' apertura ad orari certi, in modo da evitarne l'accesso a delinquenti o ubriaconi".

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