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Roma Latina, Istituto Nazionale di Urbanistica: “è un progetto gravemente sbagliato”

Nessun investimento sul trasporto ferroviario, devastazioni ambientali, incremento del traffico automobilistico e scarsa informazione e partecipazione. Il quadro dell’INU su Roma Latina, Bretella e GRA BIS è durissimo

L’Istituto Nazionale di Urbanistica, attraverso un lungo comunicato, ha messo in evidenza una serie di criticità relative alla nuova autostrada Roma Latina ed agli sviluppi, in termini di viabilità, ad essa connessi. Si parte col ricordare che “il progetto approvato dal CIPE e che va in gara per tratte, prevede soltanto l’autostrada, da Latina alla A12, insieme alla Cisterna – Valmontone e ad altre opere di viabilità minore per le connessioni locali”. Mentre “ Non prevede alcun prolungamento né potenziamento delle linee del ferro”.

INCREMENTA IL TRAFFICO VEICOLARE - Il risultato di questa operazione, secondo l’Istituto Nazionale di Urbanistica, è piuttosto chiaro: “La maggiore efficienza del sistema della mobilità autostradale produrrà, in assenza di un incremento di competitività del sistema di trasporto su ferro, un incremento del traffico di auto verso Roma”. Ed a tal proposito, un po’ di stime: “La quota dell’attuale traffico sulla Pontina è diretta, nelle stime attuali di Roma Capitale, per l’81% verso Roma. Il restante 19% è diretto sul GRA, per metà ad est e per metà ad ovest. Il 10% diretto ad ovest si stima prosegua per metà (5%) sul GRA e per metà (restante 5%) si diriga verso la A12 per Fiumicino/Civitavecchia”.

LA BRETELLA - Per quanto riguarda poi l’impatto della bretella A12 Tor de’ Cenci, si evidenzia come “La realizzazione del collegamento diretto con la A12 (con impatti ambientali devastanti) non porterebbe dunque alleggerimenti sostanziali nel traffico in entrata su Roma (meno 5% e più precisamente sul GRA), che anzi in valori assoluti dovrebbe aumentare vista la maggiore portata della nuova autostrada e l’assenza di alternative”.

IL GRA BIS - In sostanza, anche l’utilità della Bretella, è seriamente messa in discussione dagli Urbanisti italiani. Ma i rilievi, riguardano molte degli sviluppi urbanistici che andranno ad interessare il quadrante sud di Roma. Sul GRA BIS l’Istituto Nazionale di Urbanistica ricorda che “La sua realizzazione, che produrrebbe effetti anch’essi devastanti sull’ambiente e sull’assetto complessivo della mobilità, del tutto fuori da qualsiasi pianificazione della mobilità regionale, troverebbe e darebbe una giustificazione aggiuntiva all’esistenza del collegamento RomaLatina – A12” ovvero la Bretella che passerebbe per Tor de’ Cenci.

PROBLEMI DI DEMOCRAZIA - Conclusioni? “Visto in questo quadro, il problema della Via Pontina non riguarda evidentemente solo la pericolosità e il sovraccarico di traffico di una strada importante del Lazio meridionale. Bensì il futuro dell’intero territorio regionale, lo sviluppo della sua economia e la qualità del suo ambiente”. Un tema piuttosto ampio, per il quale tuttavia l’INU osserva “come decisioni di questa portata, che riguardano il futuro di tutti, vengano prese senza una pianificazione territoriale matura e condivisa. Per valutare in maniera consapevole fra le differenti soluzioni alternative – si legge ancora nel comunicato – bisogna avere chiari i problemi che si vogliono risolvere e avere strumenti e procedure di valutazione adeguati. E questo è il compito di una pianificazione, aperta e trasparente, scientificamente fondata e socialmente condivisa. Senza queste condizioni fondamentali c’è un problema di democrazia, perché una democrazia effettiva deve essere informata e partecipata”.

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