Area dismessa dai militari a Vitinia, Legambiente: stop alle ipotesi di cementificazioni
Secondo Legambiente i 50 etteri di campagna romana che compongono l'area devono diventare un parco pubblico. Per questo l'associazione ambientalista appoggia la richiesta del Ministero per i Beni cultari di dichiarare la zona di notevole interesse pubblico
L'ex deposito militare di Vitina non deve essere cementificato. Lo comunica in una nota Legambiente spiegando che i 50 ettari di splendida campagna romana rappresentano "una zona collinare di grande pregio naturalistico, paesaggistico e archeologico che deve assolutamente essere resa fruibile alla collettività come parco pubblico, a beneficio di un quartiere assolutamente sprovvisto di verde".
L'associazione ambientalista darà pieno sostegno alla richiesta del ministero per i Beni culturali e alla Regione Lazio per avviare il procedimento per dichiarare questa zona 'di notevole interesse pubblico'.
"La zona - spiega il presidente Lorenzo Parlati - deve essere messa al riparo una volta per tutte dai rischi provocati dal declassamento della vincolistica e dai tentativi dei militari di darla in pasto ai costruttori in cambio della realizzazione di nuovi alloggi alla Cecchignola".