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Vitinia: ex deposito carburanti, 50 ettari di verde inaccessibile

Legambiente Lazio richiede alle autorità competenti che l'area sia dichiarata di notevole interesse pubblico

Una distesa enorme di verde. Una collina con 50 ettari di terreno, rimasta immutata nei secoli, già nota ed utilizzata in età imperiale. Trasformata tra le guerre in deposito carburanti. Il 3° per importanza di tutta la penisola. Un’area in cui l’interesse geologico si intreccia con quello archeologico e naturalistico. Rischia di scomparire. Sommersa dal cemento.


La collina. Parliamo della collina di Vitinia, un’area militare che si estende all’interno del XII Municipio, tra il fosso di Spinaceto e quello di Malafede. Il sito rientra nell’elenco di beni immobili a disposizione del Ministero della Difesa, come “bene attualmente in uso e/o necessario alle Forze Armate”. Tradotto: prossimo alla cartolarizzazione.


Pregi. “L'area ha un indiscutibile valore storico, artistico e naturalistico e va perciò sottratta ad una nuova colata di cemento” ha affermato Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio “ È stata finora preservata perché parte del patrimonio militare ma allo stato dei fatti, essendo inaccessibile, richiede un intervento di bonifica da parte delle autorità competenti. Nel minor tempo possibile va restituita ai residenti che da sempre l'hanno avuta a cuore, viste le tante iniziative organizzate in passato”.

Area di interesse pubblico.
Per questa ragione Legambiente, venendo incontro alle istanze dell’Associazione Viviamo Vitinia, ha richiesto l’avvio delle procedure finalizzate alla dichiarazione di area di notevole interesse pubblico.  E nel farlo si è rivolta a tutte le autorità compenti dal Sindaco di Roma  alla Presidenza di Regione, Provincia, Municipio; dagli Assessorati all'Urbanistica, alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale;   fino alle Sopraintendenze per i beni archeologici del Lazio e del Comune di Roma.

Secondo la legislazione in materia (Dgsl. n. 42/2004) “la proposta è formulata con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici, estetici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari degli immobili o delle aree considerati ed alla loro valenza identitaria in rapporto al territorio in cui ricadono, e contiene proposte per le prescrizioni d'uso intese ad assicurare la conservazione dei valori espressi”.

Permuta.
“Proprio in forza di questa Delibera è possibile proporre all’Amministrazione Comunale” ha dichiarato Mauro Veronesi, responsabile del territorio di Legambiente Lazio “naturalmente in concerto con il Ministero della Difesa, di avviare un procedimento amministrativo in permuta attraverso il quale il Ministero cede all’Amministrazione Comunale l’area e realizza la cubatura prevista in una delle ex caserme oggetto della citata
delibera”.

Una proposta interessante. Come la collina di Vitinia che l’ha ispirata.

 

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