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Castel di Leva: si rinnova il voto dei romani al Santuario del Divino Amore

Previsti migliaia di fedeli in pellegrinaggio, sabato 4, come avviene da 67 anni

Per i credenti, si tratta di un appuntamento fisso. Irrinunciabile.

Una giornata dedicata  a rinnovare il voto alla Vergine Maria che, il 4 giugno 1944, liberò Roma dall’oppressione nazifascista.

La vicenda è consegnata alla storia, ed è alla base  della  stessa costruzione dell’imponente Santuario del Divino Amore.

Il 4 giugno di 67 anni fa, Roma fu ad un passo dal subire un destino che, da Cassino a Frascati, aveva prodotto macerie e distruzione. L’entrata delle truppe Alleate era data per imminente, ma altrettanto scontata sembrava la strenue resistenza, casa per casa, quartiere per quartiere, delle truppe d’occupazione tedesche. Con evidenti, drammatiche conseguenze.

Fu allora che papa Pio XII, decise di rivolgere un accorato appello alla cittadinanza, invitandola ad affidarsi alla fede, alle preghiere, per scongiurare il pericolo dei pesanti bombardamenti che, con ogni probabilità, avrebbero devastato la città.

I romani risposero con entusiasmo, affidandosi al culto della Vergine Maria. Le cronache dell’epoca  parlano di 15mila comunioni distribuite presso al basilica di San Lorenzo in Lucina, che custodiva l’icona della Madonna del Divino Amore.

La solenne promessa che i cittadini della Capitale, in quella circostanza, suggellarono, come ebbe a ricordare Papa Wojtyla nel 1999, fu di  “correggere la propria condotta morale, di costruire il nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore e di realizzare un’opera di carità a Castel di Leva”.
Un’ora più tardi, venne annunciato il ritiro dei tedeschi.
L’importanza di quell’evento, tutt’oggi, viene ricordato cristiani più devoti.

Migliaia di credenti,   sabato 4, come avviene da 67 anni, rinnoveranno il loro voto al Santuario del Divino Amore. Prendendo parte alla messa celebrativa,  officiata dal Cardinale Vicario di Roma, Agostino Vallini. Un evento cui, le autorità capitoline ed il sindaco Alemanno in testa, hanno voluto contribuire, attraverso l’invio di omaggi floreali.

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