rotate-mobile
Altre Ardeatino / Via Andrea Millevoi

Cecchignola: “Vogliamo una moratoria del cemento”

Tra resti archeologici, rotatorie mai realizzate e dubbi sull'iter autorizzativo che ha trasformato il verde pubblico in un'area a servizi, prosegue la battaglia del Coordinamento Agro Bene Comune

Le motivazioni per non cementificare gli ultimi lembi di verde in aree urbane, sono molteplici. Ed il Coordinamento Agro  Romano Bene Comune, con puntualità e precisione, da quasi un mese continua a metterli sul piatto. Oggi sono stati postati, sulla relativa pagina facebook, immagini che ritraggono un’area di scavo. Sono alcuni scatti “risalenti al 2010, ed evidenziano la presenza di una villa romana, proprio a ridosso dell'attuale cantiere in via Millevoi”.

IL CAVALLO DI TROIA - Già perché, la Cabina Acea che dovrebbe esser realizzata su un’area destinata al verde pubblico,  è considerato un noto cruciale. Come tante volte il Coordinamento ha ripetuto è “un cavallo di troia per future speculazioni sull’agro”.  Ed allora sarà utile ricordare anche le novità che, in queste ore stanno riguardando proprio gli sviluppi di quei 5000 mq tanto discussi. Sul fronte istituzionale, il Consiglio Municipale ha approvato all’unanimità un documento col quale si chiede “la verifica di compatibilità della variante, con la quale l’Assemblea capitolina ha disposto la trasformazione di un’area di 5000 mq ,destinata a verde pubblico in infrastrutture tecnologiche: un atto politico forte  a salvaguardia del nostro territorio” hanno fatto sapere i consiglieri democratici Alessandro Lepidini e Giuseppe Contenta.

LA MORATORIA DEL CEMENTO - Si tratta di un atto col quale, oltre a “metter e in discussione la correttezza procedurale della delibera capitolina, si pone una questione all’ente provinciale competente, che dovrà verificarne la sua compatibilità sostanziale”  provano a chiarire Contenta e Lepidini. In altre parole, oltre ad un problema di forma, si evidenzia una questione di sostanza: quella zona era adibita a verde pubblico. “Il Coordinamento Agro Romano Bene Comune – leggiamo invece in una nota diffusa in giornata -  continuerà a chiedere una moratoria del cemento su tutte le aree non ancora edificate, convinti che in una situazione critica come questa è fondamentale rivedere tutto il Piano Regolatore di Veltroni ed intervenire sulla città esistente”.

LA CAMPAGNA ELETTORALE - Quello che il Coordinamento sottolinea, è che  “non si possono continuare a progettare periferie deserte senza una rete di metropolitane valida e continuando a devastare ciò che resta dell'Agro Romano.  Dopotutto, pensiamo sia un atto doveroso per un'amministrazione che ha fatto dello slogan ‘zero consumo di suolo’ una delle proprie battaglie in campagna elettorale”.

LA DIFESA DELL'AGRO ROMANO - La sponda, per ora arriva solo dall’ente di prossimità. “Vanno assolutamente ridiscusse  le devastazioni dell’Agro Romano che stanno per abbattersi su questa parte di Municipio peraltro in un quadro di infrastrutture stradali già abbondantemente collassato” convengono i Consiglieri democratici Lepidini e Contenta “é pertanto necessario intervenire con forza e tempestività fermando qualsiasi nuovo permesso, in assenza degli indispensabili adeguamenti infrastrutturali, proprio a partire da quelle rotatorie sulla via Ardeatina che si aspettano da troppi anni”. Un tema, quest'ultimo, molto avvertito dai residenti, ma completamente sparito dall'agenda politica degli enti locali. Dalla cabina alle rotatorie, concludono il concetto Contenta e Lepidini, il comune denominatore non cambia: “l’orizzonte della battaglia per la difesa del nostro meraviglioso Agro Romano”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cecchignola: “Vogliamo una moratoria del cemento”

RomaToday è in caricamento