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Papillo: “Continueremo a difendere il Pachamama con ogni mezzo”

Il Comitato di Gestione del Casale Pachamama ed Action contestano la votazione del Consiglio Municipale ed annunciano "il Pachamama non si tocca"

La votazione con la quale il Consiglio Municipale ha espresso, unanimemente, la volontà di sgomberare il casale del Papillo per motivi di sicurezza, non ha chiuso la questione. Non l’ha chiusa per il Vice Sindaco Nieri che ancora nella serata di martedì rilasciava una nota stampa proponendo “soluzioni condivise”. E non lo ha fatto nell’ottica degli occupanti, che contestano le scelte. E lo fanno diramando in tarda serata una nota, firmata  dal Comitato di gestione del Casale Pachamama e da Action diritti in movimento, che integralmente riportiamo.

PACHAMAMA E MUNICIPIO IX - “Oggi 11 febbraio dalla mattina gli/le occupanti del "Casale Pachamama",  insieme al movimento  per il diritto all'abitare Action, hanno presidiato lo svolgimento dei lavori dell'aula consiliare del IX° Municipio , affinchè non venisse votato un atto che chiedeva lo sgombero dei casali che, da ormai 7 mesi attraverso un percorso di partecipazione e condivisione con la cittadinanza, stanno recuperando e restituendo alla collettività. La risposta della maggioranza e dell'opposizione congiunte è stata però ancora una volta vincolata alle esigenze di equilibri politici e sottomessa a forti poteri economici, piuttosto che alla relazione e all'ascolto di chi, in prima persona e con i propri sforzi, sta animando l'esperienza di Pachamama. Anche oggi noi siamo stati più intelligenti, evitando che una occupazione pacifica e simbolica si trasformasse in uno scontro con la celere, chiamata dal presidente del municipio, e presente con uno spiegamento di forze eccessivo e intimidatorio, in un luogo che dovrebbe essere di confronto con i cittadini e le cittadine di un territorio.

LA RICHIESTA DI SGOMBERO - Nonostante le ripetute interruzioni del consiglio e la ferma opposizione degli occupanti, maggioranza e opposizione, all'unanimità, hanno alla fine votato una risoluzione, imprecisa e scorretta nel metodo, che chiede lo sgombero dei casali. La nostra resistenza ha comunque raggiunto due importanti obiettivi: da lunedi prossimo si terrà un primo tavolo di partecipazione e progettazione sul futuro dei casali; inoltre il municipio si impegna a chiedere al comune la revoca dell'assegnazione alla società dei costruttori di zona, deliberata dalla precedente giunta, dei casali e dei terreni circostanti.

GLI INTERROGATIVI DI PACHAMAMA -  Senza dilungarci troppo sull'ennesima prova di distanza delle istituzioni dalla cittadinanza attiva di un territorio , nè sull'uso immotivato delle forze dell'ordine, vorremmo segnalare rapidamente alcune questioni:1) Perchè ci si è occupati di questi casali finora lasciati al degrado e all'incuria, solo dopo che li abbiamo occupati per recuperarli e riconvertirli in senso sociale ed ecologico ambientale? 2) Perchè il richiamo alla legalità, così fortemente sbandierato da maggioranza e opposizione oggi, non valeva quando bisognava impedire la realizzazione della discarica della Falcognana, occasione in cui consiglieri di entrambe gli schieramenti  parteciparono a mobilitazioni ed iniziative "non autorizzate"? noi là ci trovavamo dalla parte giusta..voi dalla parte dell'opportunismo politico? 3) Perchè non si è dato seguito, sin da subito, ai tavoli partecipati sul futuro dei casali e non si è costretto il proprietario di quell'area ad iniziare subito i lavori di ristrutturazione, come promesso dal municipio? 4) E infine..con più di 40 casali a disposizione in quel territorio, perchè mai tanto intresse specifico? Perchè accanirsi con questa realtà, esperienza innovativa e baluardo di coesione sociale in un periodo di crisi economica e imbarbarimento delle relazioni sociali? Forse perchè abbiamo toccato un "nervo scoperto" e cioè la gestione dell'enorme patrimonio pubblico? Forse perchè la nostra proposta del riuso del patrimonio pubblico in senso sociale ed ecosostenibile spaventa i poteri forti di questa città? A chi oggi ha votato quell'atto infame, lasciamo questi interrogativi..noi rimaniamo invece con la certezza e la determinazione che Pachamama non si tocca e che continueremo a difenderlo con ogni mezzo”

Comitato di gestione del Casale Pachamama
Action diritti in movimento

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