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Cecchignola: una catena umana vuole bloccare la centrale Acea

Corteo e catena umana dei cittadini per far sospendere i lavori di realizzazione della cabina Acea di via Millevoi. Da molti, è considerata il "cavallo di troia"necessario alla cementificazione del quadrante

I residenti del quadrante Cecchignola tornano in piazza, per difendere uno degli ultimi lembi dell’Agro Romano. Alle ore 18,all’altezza del civico 111 di via Millevoi, una manifestazione ed una catena umana proveranno a riaccendere l’attenzione sul destino dell’area. Contestando, come ormai avviene dall’inizio dell’estate, l’ultimazione della cabina elettrica dell’Acea.

UN MILIONE DI METRI CUBI DI CEMENTO -  “E' un’opera che cancella il verde pubblico – poiché in effetti sorge su un’area che da PRG aveva tutt’altra destinazione -  deturpa il paesaggio, svaluta le case della zona, minaccia la salute degli abitanti”. Con queste parole viene definita, nei volantini distribuiti nel territorio, la cabina Acea.  “La centrale - si fa poi notare - servirà il milione di metri cubi di cemento previsti tra i quartieri Cecchignola, fonte meravigliosa-prato smeraldo e millevoi, su via della Cecchignola con una viabilità già al collasso”.

L'AMMINISTRAZIONE DISTRATTA - La realizzazione della cabina, spesso definita “il cavallo di Troia” per la successiva urbanizzazione del quadrante, è vista come fumo negli occhi da molti residenti. Il suo progetto però, per anni è cresciuto nella pancia dell’amministrazione. La conferenza dei servizi, strumento attraverso il quale gli enti hanno avuto la possibilità di confrontarsi sul destino dell’area, data  infatti 2011. Il Municipio però all’epoca scelse di non partecipare. Nel dicembre del 2013 invece, l’ente di prossimità “decise di non decidere”. Tuttavia, com’è stato spiegato dal Presidente della Commissione Ambiente Lepidini, al Municipio arrivò la richiesta di parere, da esprimere in 20 giorni, soltanto il 20 dicembre. Dunque a ridosso delle vacanze di Natale.

LA RICHIESTA DI SOSPENSIONE - I riflettori su quest’area destinata a verde pubblico, si sono infine accesi, Ma soltanto nel corso dell’ultima estate e per impulso dapprima del Consigliere d’opposizione Massimiliano De Juliis. E poi, sempre di più, per effetto dell’impegno di un gruppo di cittadini, costituitisi nel Coordinamento  Agro Romano Bene Comune. Ora la questione, con evidente ritardo rispetto ai permessi maturati, dopo l’esame di due Commissioni comunali, è all’attenzione anche dell’Assemblea Capitolina. “Vogliamo un’immediata sospensione dei lavori” ribadiscono i cittadini, sia del CdQ che del Coordinamento, invitando gli altri abitanti a “scendere in piazza  con noi per difendere il tuo quartiere, il tuo futuro e la tua salute”. La battaglia si profila lunga, ma non lunghissima. Il tempo infatti non gioca dalla parte dei cittadini, perché il cantiere che realizzerà una cabina altra 5 metri e lunga 38, sta per concludersi. Motivo in più per seguire con attenzione il corteo e la catena umana che, giovedì 23, saranno organizzate in via Millevoi.

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