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Fonte Meravigliosa: sul campo di via Ferruzzi si riapre la partita

Santoro ritira l’assegnazione diretta di un campo da bocce molto ambito nel territorio e avvisa: “Ora voglio fare piena luce. Chi mi ha preceduto si è comportato in maniera singolare”

L’assegnazione del campo da bocce situato tra via Ferruzzi e via Ameldola, in zona Fonte Meravigliosa, è stato al centro di un piccolo giallo estivo. La decisione del Municipio IX, oggi rientrata, di affidare la struttura ad una realtà sportiva dilettantistica senza ricorrere ad un bando di gara, aveva provocato la dura reazione d' una parte dei residenti.

LA RICHIESTA DI REVOCA - Il Presidente del CdQ, nel prendere atto dell’assegnazione, aveva evidenziato alcune anomalie. “L'atto in questione e' del tutto illegittimo sotto i profili amministrativi e penali” aveva sottolineato l’avvocato Carla Canale Presidente del CdQ, minacciando in assenza della  “revoca del provvedimento” di volersi avvalere delle vie legali. La struttura, “in parte coperta ed in parte scoperta”, rappresenta “uno spazio centrale per la socialità di giovani ed anziani” aveva spiegato Canale. Anche per questo, era stata maturata la richiesta di messa a bando, scelta peraltro “obbligatoria in base al regolamento sugli impianti sportivi”.

LE RAGIONI DELL'AFFIDAMENTO DIRETTO - Il Presidente Santoro, informato della situazione, ha oggi comunicato la  decisione di procedere alla revoca. L’idea di un’assegnazione diretta, stando alla spiegazione di Santoro, nasceva dalla volontà di “ridare ai cittadini un luogo sportivo che oggi è fortemente degradato e che rischia con il passare dei mesi di diventare completamente inutilizzabile. Per questo, nei tempi necessari per la stesura dell’avviso pubblico – ha chiarito Santoro – avevamo ritenuto utile individuare un soggetto che, volontariamente, facesse una manutenzione ordinaria dell’area proprio per restituirla al quartiere”.

IL CAMBIO DI ROTTA - Ci sono poi altre precisazioni che il Presidente del Municipio ha tenuto a fare. La  scelta di utilizzare l’affidamento diretto, aveva “il carattere di eccezionalità – ha sottolineato il Minisindaco -  in un municipio ed in una città, dove affidare patrimonio pubblico senza nessuna evidenza pubblica e senza alcuna progettualità, è diventata prassi. Ma dal mio insediamento questo modo di fare è concluso. Sono convinto infatti che il patrimonio pubblico debba essere affidato per merito e non per conoscenza”. Questo per rispondere all’ipotesi ventilata dal CdQ di aver usato lo strumento dell’assegnazione “per favorire soggetti che in sede elettorale sono stati candidati in liste in supporto alla Sua candidatura”.

LA NECESSARIA TRASPARENZA  - A concludere il Presidente Santoro, rispondendo alla  constatazione che “ il Municipio IX avrebbe disposto l'assegnazione di un bene che ancora non sarebbe nel suo patrimonio” ha tenuto a fare un’ultima considerazione . “E’ singolare che per una struttura non ancora acquisita al patrimonio pubblico, qualcuno prima di me abbia dato il nullaosta per eseguire dei lavori come la copertura. E’ singolare che questo municipio non abbia oggi nemmeno un centesimo per eseguire ad esempio lavori nelle scuole, e nel passato si spendevano soldi pubblici per strutture private. Per questo sospenderò questa direttiva. Per questo, adesso, voglio fare luce su quanto accaduto negli anni scorsi sulla struttura di via Ferruzzi”.

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