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Eur: il progetto della "Casa di Leda" piace, ma i dubbi restano

L'idea di destinare due ville dell'Eur ad accogliere detenute e minori, piace. Al tempo stesso però suscita perplessità. Da Forza Italia a Forza Nuova si chiede: "chi garantirà la sicurezza nelle case dei vicini?"

Reinserimento sociale e sicurezza. I residenti dell’Eur plaudono al primo e si preoccupano per il secondo. Il progetto della  case famiglie di via Kenia, che ospitarenno minori e madri detenute con figli, divide. Da Forza Italia a Forza si sottolinea la bontà del progetto. Ed al tempo stesso si chiedono garanzie per gli abitanti del  Pentagono.

LE PERPLESSITA' - “Il progetto di assegnazione delle due ville di lusso, requisite alla malavita, a madri con figli che devono scontare pene per reati minori ai domiciliari e a minorenni che possano espiare le pene fuori dal carcere, è bellissimo. Anzi. Ce ne fossero mille di queste iniziative – osserva  Ezio Prato, referente dell’Eur di Forza Nuova - Come al solito però, progetti bellissimi sulla carta si trasformano in un inferno per la mala gestione delle istituzione. I residenti sono preoccupati – presegue l’esponente di Forza Nuova -  A chi verranno assegnate queste case? Quali misure ha adottato il prefetto, di concerto con questura e Comune, per garantire che la presenza di soggetti comunque legati ad ambienti delinquenziali non provochi un aumento del rischio per l’incolumità di persone e beni? Il primo giorno di pulizia degli immobili, da parte della cooperativa affidataria del progetto, si è registrato un grave furto in una villa. Bisogna evitare, anche per la riuscita del progetto, che si scateni la paura tra i cittadini”.

SUL TAVOLO DEI MINISTRI - La  prima forza  politica che ha mostrato preoccupazione per la destinazione dei due immobili è stata Forza Italia. La questione relativa alla "Casa di Leda" è stata già affrontata a livello municipale. Adesso, grazie al suo Capogruppo alla Camera, la questione è finita anche sulla scrivania di due ministri. Giovedì mattina ho presentato un'interpellanza – fa sapere Renato Brunetta - per chiedere al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di fare luce sulla procedura di assegnazione degli immobili situati nel IX Municipio di Roma, in via Kenia 70  e via Kenia 72, destinati rispettivamente all'uso per:la realizzazione di un'attività di accoglienza in favore di madri detenute con figli e per una comunità di accoglienza in favore di minori, sottoposti a provvedimenti della magistratura”.

LA RICHIESTA DI TRASPARENZA - Anche il Presidente dei deputati di Forza Italia, come il referente dell’Eur di Forza Nuova, riconosce “l'indiscutibile bontà del progetto”. Tuttavia si chiede “che sia fatta chiarezza sulle diverse inadempienze riscontrate dal punto di vista procedurale, nonché rispetto alla sicurezza del quartiere e nei confronti dei cittadini, e infine sulla trasparenza dei costi. Vogliamo sapere per quale motivo il progetto sia stato realizzato senza rispettare i requisiti previsti e senza il coinvolgimento del IX Municipio, nonché dei residenti. Questo è inaccettabile. L'interpellanza urgente sarà discussa in Aula la prossima settimana”.
 

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